martedì 21 giugno 2011

L’eloquenza del silenzio

Ascolta l'eloquenza del silenzio.
Non lo senti lo stormo dei pensieri,
la parola taciuta che frastorna?

Non è il canto tranquillo della pioggia
o la monotona nenia del mare,
piuttosto l'urlo che squarcia la notte
come un colpo di rasoio su un velo.

È il silenzio di chi vive nel sogno,
l'intenso esprimersi del sentimento.

 

Patricia O’Brien, “The picnic”

 

2011

lunedì 20 giugno 2011

Nocchiere

Eccomi ancora nocchiere nel mondo
al timone di questi giorni estivi
con gli spruzzi di fontane portati
dal vento sul mio viso un poco stanco.

E guido con destrezza tra le secche,
navigo a vista ricordando il tempo
perduto, ricostruendo sugli errori
l'avvenire - non chiamate più fardello
il peso nobile dell'esperienza.


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Immagine © Lush Art



2011

domenica 19 giugno 2011

Ieri

Lunghi viali dipinti di papaveri
correvano attraverso i miei ricordi
e la tua nudità appena svelata,
faceva sorgere una dea nel cuore
del giorno mentre fantasmi sguaiati
si giocavano a dadi la memoria.
Io in bianco e nero fermo nella pioggia
ancora addomesticavo pensieri,
cercando di farli andare a due a due
sull'arca dei giorni. Ma era già ieri.

 

Boris Mikhailov, “Yesterday’s sandwich”

 

2011

sabato 18 giugno 2011

La meridiana

Infili giorni come le perline
di una collana aspettando di tendere
l'imboscata allo scorrere del tempo,
di gettare sabbia negli ingranaggi.

Dalla prigione scampoli di luce
occhieggiano, lenzuola di cotone
stese al vento che gonfia le vele
e spinge nuvole verso la costa.

Avanza l'ombra sulla meridiana.

 

Fotografia © Moreno Geremetta

 

2011

venerdì 17 giugno 2011

Un mazzetto di lavanda

Ho raccolto un mazzetto di lavanda:
ora tutta la stanza ne ha il profumo,
è il ricordo di campi di Provenza,
del colore viola come un mantello
disteso tra le colline e il cielo.

Così è la poesia: da poche parole
sorgono ampie pianure di emozioni,
si elevano montagne di memorie.


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Fotografia © Mimib06


2011

giovedì 16 giugno 2011

Un ago

Il grande acero apre il suo ombrello verde
alla canicola del pomeriggio.
Ho gli occhi pieni di poesie perdute,
di giorni ricordati ad inseguire
la tua ombra tra viali di oleandri.

Sulla mia scrivania rimane un ago:
non serve a ricucire il mio passato
ma se provo a pungere un polpastrello
posso sentirmi finalmente vivo.

E se bucassi tutti i miei quaderni, forse
ne sgorgherebbe un rivolo d'inchiostro
amaro come sono amari i sogni
quando ti svegli tra lenzuola madide.

 

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Fotografia © Hiwtc


2006

mercoledì 15 giugno 2011

La Poesia è stata qui

La Poesia è stata qui, qui si è sdraiata:
cercate le sue tracce con il Luminol.

Ha giaciuto con me per lunghe notti
e lunghi giorni colmi di passione.
Insieme abbiamo ammirato tramonti
più belli di dipinti impressionisti.

E abbiamo ricordato la sua faccia
e le sue mani - docili aironi.
E abbiamo sognato dei suoi seni
e dei suoi occhi, e il tempo se ne andò.

La Poesia è stata qui, qui si è seduta
a esaminarsi i calcagni feriti
dopo aver camminato sopra i vetri.

 

Jean Constant, “Erato”

 

2006