giovedì 16 giugno 2011

Un ago

Il grande acero apre il suo ombrello verde
alla canicola del pomeriggio.
Ho gli occhi pieni di poesie perdute,
di giorni ricordati ad inseguire
la tua ombra tra viali di oleandri.

Sulla mia scrivania rimane un ago:
non serve a ricucire il mio passato
ma se provo a pungere un polpastrello
posso sentirmi finalmente vivo.

E se bucassi tutti i miei quaderni, forse
ne sgorgherebbe un rivolo d'inchiostro
amaro come sono amari i sogni
quando ti svegli tra lenzuola madide.

 

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Fotografia © Hiwtc


2006

mercoledì 15 giugno 2011

La Poesia è stata qui

La Poesia è stata qui, qui si è sdraiata:
cercate le sue tracce con il Luminol.

Ha giaciuto con me per lunghe notti
e lunghi giorni colmi di passione.
Insieme abbiamo ammirato tramonti
più belli di dipinti impressionisti.

E abbiamo ricordato la sua faccia
e le sue mani - docili aironi.
E abbiamo sognato dei suoi seni
e dei suoi occhi, e il tempo se ne andò.

La Poesia è stata qui, qui si è seduta
a esaminarsi i calcagni feriti
dopo aver camminato sopra i vetri.

 

Jean Constant, “Erato”

 

2006

martedì 14 giugno 2011

Come un tralcio

Si avvita come un tralcio la parola,
invade i muri delle nostre vite,
porta l’indagine oltre il cielo azzurro
e le fiammate verdi dei giardini.

E risale dentro me la poesia,
cresce e mi fa alzare in punta di piedi
per leggere il non detto, per raccogliere
il frutto che pende dal pergolato.

 

 

Fotografia © Isaisons

 

2011

lunedì 13 giugno 2011

Samba della sera

Ho lasciato gli altri di là, in salotto,
e sono uscito a leggere le luci
del tramonto sul solito spartito
di colline e montagne digradanti.

Li sentivo scherzare e il tintinnare
delle posate era un allegro ritmo
di samba. In quel momento recitava
la felicità la sua breve poesia.

 

Fotografia © Riverwrites

 

2011

domenica 12 giugno 2011

Il silenzio cadeva come un gelo

Era nelle parole che non dissi
il limite, la linea del destino
tracciata come quell'immaginario
filo tra i pali per la balneazione.
il silenzio cadeva come un gelo,
seccava le piantine di un amore
che germogliavano appena, faceva
nere le loro punte, le uccideva.
E lei sospesa dentro quella vita
divenne come una nave in bottiglia.
Forse sarebbe bastato che parlassi,
ma il silenzio tesseva ragnatele.

 

Fotografia © Tom Weber

 

2011

sabato 11 giugno 2011

Sabato pigro

Sulla pigrizia del sabato piovono
riflessi, le nuvole si frantumano
in uno specchio di sole caduto
nel vetro fragile di una pozzanghera.

E tu rubi alle rose la bellezza
con la scusa di sentirne il profumo,
lo porti sulla pelle tra la gente,
mi inebri con la tua vitalità.

 

Fotografia © Paul Gassenheimer

 

2011

venerdì 10 giugno 2011

Luce

Da come la luce scende a schiarire
questa giornata di vento sospesa
tra pioggia e sole divino il futuro
come fa il sacerdote degli oroscopi.

La ragnatela resiste al libeccio
e volgerà al bello il giorno di giugno.
Sapessi interpretare con uguale
precisione il cuore di una donna...

 

Victor Hugo, “Vianden à travers une toile d’araignée”

 

2011