sabato 17 luglio 2010

Sabato mattina, luglio

L'odore dei ligustri è il filo d'oro
che lega questa mattina di luglio
come un pacchetto in dono dall'estate.

E la tranquillità afosa di luglio
posa un velo umido sulle ortensie,
appassisce le loro cuffie rosa.

Mi abbandono al silenzio, chiudo gli occhi:
i merli si chiamano dalle fronde,
nel naso ho quell'aroma dolce e amaro.

 

fotografia © M. Wiora

 

2010

venerdì 16 luglio 2010

Il ricordo della felicità

Il ricordo della felicità
è felicità? Risplende ancora
o inaridisce come un breve fiume
nelle secche pietrose dell'estate?

E la memoria è uno scrigno dorato
che serba in velluto tutti i tesori
oppure un farraginoso deposito
dove giacciono confusi rottami?

 

Fotografia © Il ricordo perduto

 

2010

giovedì 15 luglio 2010

All’amore decantato

Se chiudo gli occhi non ha mai viaggiato
il tempo: vedo la mia maglia a righe,
la tua borsa di paglia, gli ombrelloni.

La brezza che soffia sulla mia pelle
è quella che spinge a riva le onde
e gonfia cirri bianchi sulla costa.

Se chiudo gli occhi, tu sei lì distesa
sul telo mare dai grandi fiori.
Ma le risa di due gazze su un tetto
mi riportano qui e il tempo è volato.

Quell'amore decanta nel bicchiere
dei giorni con il suo gusto d'amaro.

 

Walter Lazzaro, “Meriggio”

 

2010

mercoledì 14 luglio 2010

Due ragazze

Le ragazze ora svegliano il mattino
con le loro chiacchiere sbarazzine.
Le risate risuonano d'argento
come monete scosse in un bicchiere.

La luce che discende dalle nuvole
è buona e lieve - passato è lo scirocco
che ieri inaridiva ogni cosa.
Anche il giorno sorride alle ragazze.

 

Pierre-Auguste Renoir, “Due ragazze in nero”

 

2010

martedì 13 luglio 2010

La memoria di un uomo

La parola riecheggia nella notte,
pietra gettata in un pozzo profondo,
giunta a scuotere la pelle dell'acqua
come un tamburo percosso dal tempo.
È la memoria di un uomo che mescola
sangue e ricordi, che sente rinascere
fiori seccati in campane di vetro.
È la mia memoria, amore, quel pozzo.

 
Fotografia © Pbase

2010

lunedì 12 luglio 2010

Nostalgia del mare

Una bava di vento sulle tende
impasta suoni giunti da lontano,
solleva il canto di strumenti antichi.

L'estate danza tra le verdi fronde,
si inarca dentro i panni stesi al sole,
li gonfia di vita, ne trae vele
che spiega nel cuore del pomeriggio.

E mi lascia la nostalgia del mare.


 image

Fotografia © Nikon Club


2010

domenica 11 luglio 2010

La notte più bella di sempre

- L’11 LUGLIO 1982 -

Sarà stata forse la gioventù
o quell’estate calda che fioriva
di magliette rigate ed espadrilles.
Sarà stato l’amore che volava
nell’aria con ali di farfalla
e mi faceva camminare in cielo.
Quella sera per sempre resterà
nello scrigno prezioso dei ricordi:
l’ansia, le strade deserte, milioni
di persone davanti ai teleschermi.
E lo sconforto al rigore fallito,
il timore di un segno del destino
cresciuto nel corso dell’intervallo.
Poi la gioia del gol di Paolo Rossi,
l’urlo di Tardelli nella sera,
Altobelli che infilava Schumacher
e Pertini che diceva “Non ci prendono
più”, le bandiere allo stadio Bernabeu,
mille luci la sera di Madrid.
L’arbitro Coelho che prende il pallone
e quel triplice “Campioni del mondo”
di Martellini con voce strozzata,
la Coppa del Mondo data dal re
a Dino Zoff e mostrata all’Italia,
al mondo intero con grande fierezza.
Le strade si riempirono di gente,
di auto e moto, di gioia e tricolori:
io sventolavo davanti al cancello
la mia bandiera e i miei diciotto anni
mentre già andava in onda “Discoring”
e Giuni Russo cantava alla notte
più bella di sempre “Un’estate al mare“.



Fotografia © ANSA

2002