sull'erba alta del campo di luglio:
sanno le nuvole e le vie del vento,
sanno la pioggia oscura sui monti.
Io scruto il cane grigiastro dell'afa
disteso calmo sopra la collina,
non muove neanche un moncone di coda
e azzanna l'aria con le larghe fauci.
Vorrei parlare la lingua dei passeri
che intrecciano cinguettii tra le pietre.
Ma resto immobile, la mia abulia
posata come uno straccio sulla sedia.