martedì 14 aprile 2009

L'imboscata

Un giro di parole ritornava
e si spegneva nella sera languida.
L'estate, come la vita, era piena
di promesse, così l'anno che nasce.

Non avevi ancora detto che il tempo
fa passare l'amore, lo sopisce.
Non avevo gridato «Sii felice!»
nel mio addio disperato annullandomi.

Sulla panchina ascoltavamo il mare
lontano lamentarsi tra gli scogli.
Nell'aria l'ultima tua frase ancora
risuonava, leggera come nenia.

Avevi sussurrato al mio riguardo
che è sciocco opporsi all'amore, combatterlo.
Avrei dovuto ascoltare quei grilli:
dicevano «L'estate è tanto breve».

Invece mi arresi, soldato vigliacco,
cadendo dritto nella tua imboscata.


Trish Biddle, "Reflections III"

lunedì 13 aprile 2009

Persa nel tramonto

E tu dove sei? Persa nel tramonto
a rimirare il cielo, oltre quei monti,
sotto una cappa plumbea grandi nuvole
di rame ed un chiarore giallo a nord.
Annuncia pioggia la sera di aprile
o forse un temporale da Levante;
un cane da lontano abbaia: forse
sente ardere nell’aria la tempesta.

E tu dove sei? Persa nel tramonto,
al davanzale guardi l’Occidente
e quella luce un po’ ti intimorisce.
Piove: senti le gocce sulle foglie,
già chiudi la finestra e ti ritiri.


Howard Behrens, "Costa Brava sunset"

domenica 12 aprile 2009

Pasqua II

Il ramo di pesco tinge di rosa
il pomeriggio d'oro e cioccolato,
mentre le nuvole volano via
come in quelle giornate sulla costa,
quando le guardavamo transumare
nel cielo azzurro odoroso d'estate.

Sul tavolo la carta e le sorprese...

Adesso la sonnolenza ci prende,
è una mano che stropiccia il colletto
e ci trascina oltre il vino dolce.
Il languore ci riempie come fiaschi,
le parole si spengono nel sole
sfrigolando sui tulipani in fiore.


sabato 11 aprile 2009

Augurio di Pasqua

Possa farti puro spirito, tu,
raccoglierti in te stesso per comprenderti,
sapere dove vai e da dove vieni,
superando il finito e il vuoto mondo.

E risplendere, rifulgere alla luce
bianca e forte della Resurrezione.
E possa di questa speranza farti
scudo e bastone, conchiglia perfetta
di pellegrino lungo la tua strada.




Piero della Francesca, "Resurrezione"

venerdì 10 aprile 2009

Spoon River aquilana

"Tutti, tutti, dormono sulla collina"
EDGAR LEE MASTERS, Spoon River Anthology


I.

Nel buio tutto tremava: la terra
sembrava muoversi come fiammella
di candela, poi improvviso il boato.
Una voragine inghiottiva L'Aquila.

II.

Daniela abbracciava i suoi bambini
in una notte di brividi e scosse:
lo scudo della sua schiena di madre
non ha impietosito il cieco destino.

Giuseppe non aveva paura: al fianco
c'era la sua ragazza, la teneva
stretta prima che venisse giù il cielo:
la morte li ha voluti allacciati.

Il papà e la mamma di Anton venivano
dalla Romania a cercare i futuro
e lui - cinque mesi - lo aveva donato:
su tutti e tre montagne di detriti.

Andrea aveva tre anni e un fratellino
nel ventre della mamma - non potrà
giocare con lui, dividere i sogni:
Fuori il papà li piange disperato.

Carmelina studiava con passione:
il mondo a ventidue anni apre scenari
meravigliosi, pieni di speranza.
Li ha intravisti solo un momento.

III.

Su tutti regna il buio inesorabile:
su quasi trecento sogni e illusioni,
su quasi trecento gioie e dolori
e il vento soffia lieve sulla polvere.



clip_image001Fotografia: Libero-News

giovedì 9 aprile 2009

Seta

Rimane illesa la malinconia,
sventola alta sull'alto torrione
la vela lacera della tristezza.

Sotto le dita scivola la seta,
quando ti inarchi tu diventi mare,
l'onda risale lenta fino al cuore.

Hai spento il buio un momento solo:
nel lampo hai visto la pianura vasta,
i campi della gioia, poi più nulla.


Réné Magritte, "L'épreuve du sommeil"

mercoledì 8 aprile 2009

Abruzzo 2009

La terra è madre, la terra è matrigna.
Crudele adesso, crudele e perversa.
Le chitarre ora pendono dai muri,
da cornicioni franti nella notte
come grissini - divise a metà
non suoneranno più, mute diranno
al mondo il loro canto d'agonia.

Feroce la terra, arcigna e brutale.
Un'aguzzina con voce di tuono.
I corpi in fila sotto i verdi salici
non sanno l'angoscia dei vivi persi
nelle coperte come grigi spettri.
I sogni, le promesse, sono lì,
abbandonati tra il fango e la polvere.

7 aprile 2009


Fotografia: La Stampa