sabato 24 maggio 2008

Cade la pioggia

Cade la pioggia sull'ombrello verde,
ne sento l'odore di terra e foglie
come il lupo di mare sulla tolda
che scruti il cielo fiutando tempeste.

Si potesse sentire anche l'amore
nell'aria, coglierne elettricità
e bufere, equivoci e incomprensioni...

Ma tu cammini strade sconosciute,
forse da te neppure piove adesso.
Io, come un segugio, annuso il libeccio
quasi potessi trovarti nel vento.


Henry Walsh, "Dopo la pioggia"


2008

venerdì 23 maggio 2008

Il percorso del vento

Indovinare il percorso del vento
era il solito gioco del tramonto
- la sabbia scivolava dal tuo pugno,
disegnava una scia di granelli,
le nuvole salivano la costa
arrossandosi, indorando gli orli.

Quell'ora, quella dolcissima noia
ci riempivano di un languore sordo,
restavamo seduti sulle sdraio
abbandonandoci a rare parole.
La brezza che soffiava da Levante
scuoteva le bandiere sui pennoni.
Il nostro amore ugualmente vibrava.



Fotografia © Daniele Riva


2006

giovedì 22 maggio 2008

Pomeriggio di maggio

Seduto guardo trascorrere il tempo:
la polvere levatasi dal muro,
il raro traffico lungo la via,
il lento progredire delle ombre.

La campanella che segnala il vento
suona leggera, chiama la fortuna
con la sua rana ferma sulla foglia.

La vita ha questi momenti sospesi,
non è ozio, non è nemmeno abulia:
solo un sentirsi parte dello scorrere.
Come il cuculo. Come la lucertola.



Chris Ousley, "Fiori di maggio"


2008

mercoledì 21 maggio 2008

Pura forma

Quello che chiedi è solo pura forma
- la bianca spirale di una conchiglia,
la nervatura di una foglia nuova.

Ma ho attraversato il mare per trovarti,
ho scalato montagne per averti,
non posso accontentarmi di un involucro.

Tu dici "Io non credo alle parole"
e versi aceto nelle mie ferite
quando mi neghi proprio le parole.

Allora resta questa statua nuda,
piccola ninfa sul bordo di un fiume
- io spazio con la mente altri universi.



David Hwang, "Pearled Nautilus"


2008

martedì 20 maggio 2008

Vigne

I tuoi discorsi mi spronano ancora,
piccoli colpi di dadi del caso
che riecheggiano nel corso del tempo
- ho sempre amato equipararlo al fiume.

E ti trattengo in me, sei un amuleto
che porto sul cuore ed accarezzo
quando i giorni mi sembrano pesanti.

Tu giungi a questi miei tempi di nulla,
alle colline che amo frequentare,
ai filari di viti, ai contadini
che falciano l’erba con gesto antico.

Conosci il mio segreto e lo lenisci
- la ragione e il sentimento si elidono -
lo smussi come un ciottolo nell‘acqua.

E cammini al mio fianco senza dire
altro, lasci che il sole di maggio
ti passi addosso abbandonando i crucci
alla brezza che soffia dalle vigne.


Fotografia © Daniele Riva


2005

lunedì 19 maggio 2008

Una vela bianca

Una vela candida dove il lago
si restringe e le sue acque sono grigie
come mercurio liquido in un vaso.

Una vela bianca nella memoria
- ero sulle colline e lo stupore
ancora adesso mi sa attanagliare.

Una vela che si librava leggera
come una cavolaia in un giardino.


Fotografia © Free Images


2007

domenica 18 maggio 2008

Il cuore della sera

Le sere avevano il sapore dolce
dei pini quando il vento sospingeva
nuvole grigie e arancio sulla costa.
Più tardi avremmo seguito la luna
sorgere dal mare ed inanellare
cerchi sulle onde come una ragazza
che giochi con le ciocche tra le dita
pensando agli occhi scuri dell'amato.

Ma allora, quando il buio all'improvviso
ci coglieva sul bordo della via,
addentavamo il cuore della sera,
croccante e gustoso come una mela,
come la nostra gioventù perduta.



Joan Miró, "Ballerina II", 1925


2006