giovedì 14 febbraio 2008

Poesia d'amore

Era una massa informe la mia vita,
tu sei stata il Big Bang che mi ha creato.
Io nacqui quel pomeriggio di giugno,
non avevo che diciassette anni.

Non avevano sapore i miei giorni:
tu sei il sale che nutre la mia terra,
sei spezia che sa di dolce e piccante,
sei spesso miele, raramente fiele.

Non conoscevano colore gli occhi:
tu mi hai svelato l’azzurro del cielo,
il rosso dei papaveri tra il grano,
l’arancione che incendia ogni tramonto.

Perché tu sei l’Amore, amore mio.


Fotografia © Dimitris Vetsikas/Pixabay

2002

mercoledì 13 febbraio 2008

Come il mare

“E tutto sembra roseo e romantico a noi
  ch'eravamo giovani allora.”

  FRANCIS SCOTT FITZGERALD, L’età del jazz
Ho rivisto le palme luccicanti
e le montagne bianche sullo sfondo.
Come il mare, il ricordo è una lusinga
che scompagina l’ordine dei giorni.

L’onda chiara della risacca infrange
gli scogli del presente come pali.
La nostalgia che mi turba rimane
impaniata nel vischio del passato.



Fotografia © Daniele Riva

2007

martedì 12 febbraio 2008

Tra inverno e primavera

È ancora inverno quando guardo i platani
della stazione e la neve sui monti.

Ma è primavera nel sole già caldo
- lo sa anche la lucertola che ha fatto
capolino tra i vasi di ceramica.


Fotografia © Daniele Riva

2008

lunedì 11 febbraio 2008

L'attimo

Aspetto il tuo sorriso in una via
come un refolo di vento, una luce
che ai rami raschi la malinconia.

Dalla neve, dai monti in lontananza
discende l’aria fredda che i gabbiani
si portano al nido nel giorno breve.

Nessun incontro, nessuna parola:
soltanto l’attimo fuggito al volo
nel lieto sventolio del tuo cappotto.


Peter McQuillan, "Ragazza con l'ombrello"

2005

domenica 10 febbraio 2008

Quotidiana Fenice

La luce chiara dell’alba è l’unico segno
per riconoscerti, la gialla

comunione tra la terra ed il cielo.

Da quel risveglio giungi e ti inoltri
nell’oggi con la tua andatura calma,
ridisegni il tracciato della vita
come l’aurora ridona alle forme
i contorni e delinea dimensioni.

Non sei dimenticata, non svanisci:
sei quotidiana Fenice che nasce
incenerendo i sogni della notte.



Fotografia © Daniele Riva

2005

sabato 9 febbraio 2008

Un'eco di niente

"Every something is
  an echo of nothing.”
 JOHN CAGE
Una musica che suona nell’aria,
una musica che non riesco a udire:
questo tu sei adesso e non so comprendere
se i tuoi accordi ritmano in minore.

Come lucertola mi sei sfuggita,
neppure la tua coda tra le dita
stanche sono riuscito a trattenere,
nemmeno la tua tana ho ritrovato.

Così rimango sordo ad ascoltare
la canzone che non parla di te,
rimango cieco ad osservare l’ombra
di una lucertola che neanche c’è.


Fotografia © Daniele Riva

2002

venerdì 8 febbraio 2008

Due fotografie


“Forse quello che chiamiamo anima
  non è se non l'insieme di questi oscuri  
  detriti di ricordi”.
  HERMANN HESSE, Pellegrinaggio d’autunno

I.

Una fotografia dimenticata,
un particolare riconosciuto,
il dettaglio che la lente certifica...

Scoprirti sullo sfondo di un ritratto,
trovarti uguale nella mia memoria
ha sancito la forza del ricordo.

Ed eri tu, con i tuoi cruciverba
e i capelli bagnati, sulla sdraio,
avvolta nell’accappatoio bianco.

II.

Un’altra vecchia foto: sono io
questa volta, giù al Raggio del Silenzio.
E l’oleandro rosso sullo sfondo
era già il tuo ricordo dentro il sangue.

La mia tristezza, la malinconia
dipinta sul mio volto di ventenne
già presagiva, costruiva memorie.


Fotografia © Daniele Riva

2004