sabato 21 dicembre 2024

Il pettirosso, di nuovo

Eccolo lì, il pettirosso, di nuovo.
Giunto dalle alte quote, si diletta
con i frutti rimasti del corbezzolo.
Infila un suo volo leggero e rapido,
cuce insieme l'augurio di Natale
e le nuvole d'argento vivo
rendendo prezioso questo mattino.



FOTOGRAFIA © PETR KRATOCHVIL/PDP

2024

venerdì 20 dicembre 2024

Tramonto verso il solstizio

Si incendia il tramonto verso il solstizio
- e l'inverno lo correda di rami
nudi e ossuti, di prati che la brina
ha seccato, che la nebbia ha bagnato.

Si accende il tramonto, evoca i pensieri
d'amore e te che sei lontana - e forse
già il buio ha inghiottito la tua città,
mi cercherai dentro la prima stella.



FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2024

giovedì 19 dicembre 2024

Quel giugno

“Ma non rimpiangere
  il giugno lontano”.
  GIOVANNI GIUDICI
Ci hai costruito un universo, tutto
un mondo di poesie intorno a lei.
Hai edificato anni di illusioni
sopra le fondamenta di quel giugno,
e le credevi sogni, come piante
le coltivavi perché rifiorissero.
Hai popolato un mondo intero e l’hai
lasciato andare come un palloncino.



ILLUSTRAZIONE DI CATRINA WELZ-STEIN

2024

mercoledì 18 dicembre 2024

L’anteprima dell’inverno

Le nuvole alla luce del tramonto
bizzarri ornamenti di Natale,
gale, nastri, fiorire di ciliegi
sui rami nudi - l’inverno presenta
la sua anteprima in questo teatro
di stoppie bruciate e campi arati.



FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2024

martedì 17 dicembre 2024

Il profumo di una rosa

"Con correlazioni, con similitudini
ti ricreo frammentariamente".
GHIANNIS RITSOS
L'assenza è un puzzle - questa lontananza,
dico, questo mancarci immensamente.
E allora pensarti è inserire tessera
dopo tessera in un incastro vano
perché non riuscirà mai a raggiungere
la perfezione della tua presenza.
Riesco a ottenere di te l'essenza,
resti come il profumo di una rosa.



CHRISTIAN SCHLOE, "AMOR"

2024

lunedì 16 dicembre 2024

La fisarmonica

Suona la fisarmonica - c’è gente
che balla nel locale riscaldato.
È caduta la patina del tempo,
rimbalzano le note tra i decenni.
Le mani danzano sui tasti, volano
- sono gabbiani in un giorno di vento.
E anche tu, con voce leggera, intoni
la Madonnina dai riccioli d’oro.
trasformandoti da sirena in angelo.



VLADIMIR FOMIN, "SUONATORE DI FISARMONICA"

2024

domenica 15 dicembre 2024

E poi ritorni

E poi ritorni, bionda onda portata
dal mattino. E mi sommergi e mi riempi
di quell'aria che tanto era mancata.
E bruci e mi riscaldi, fai bollire
la tua lava, le tue braci rossastre,
cancelli dal cuore quell'inverno
che tu stessa avevi creato, dissolvi
le nevi, sciogli i ghiacci - mi fai vivere.



IMMAGINE © CRYZEEN/WALLHERE

2024