sabato 26 ottobre 2024

Un crepuscolo, un’alba

I

Un altro crepuscolo senza di te
- la parrucchiera abbassa le serrande
e il cielo è un braciere sul ponticello.
Ora ti sento come una ferita,
un graffio che brucia da qualche parte.

II

Mattina. Dove ieri tramontava
si distende lascivo il Monte Rosa,
in lontananza. E tu sei le parole
nel telefono, come luce d’alba.



FOTOGRAFIA © JANE LITTLE/PDP

2024

venerdì 25 ottobre 2024

Grappa al miele

E si discorre - fuori piove forte,
la grappa al miele davanti al camino
è un balsamo che apre prospettive.

E si discorre di donne e di amore
- come si fa tra amici, si discorre.

E come dire di te, come sciogliere
questo nodo segreto tutto mio?

Si discorre, la grappa scende amara
nella gola e tu sei qui nella stanza,
tu sei qui con me, soltanto per me.



FOTOGRAFIA © LOLAME/PIXABAY

2024


giovedì 24 ottobre 2024

Desiderarti

Cammino senza di te - sembra vuota
la strada ma in realtà la mente vede
solo te: desiderarti è la mia
sorte, vivere della lontananza,
accontentarsi di poche parole,
di pochi baci scambiati di fretta
che si rovesciano in sogni e ricordi
distillando un vino di nostalgia.



FOTOGRAFIA © PXHERE

2024

mercoledì 23 ottobre 2024

La mia luce

Mattina grigia - intanto a Levante
fatica ad albeggiare, l’acquazzone
sommerge ogni cosa in un buio cupo.

Poi arrivi tu e il tuo sorriso apre
qualcosa, è l’irrompere del giorno
nella stanza, sei tu la mia luce.



IMMAGINE GENERATA CON IA

2024

martedì 22 ottobre 2024

Il miraggio

Ti cercavo tra la gente - immagine
di una dolce domenica d’autunno,
assolata sorpresa nella piazza,
apparizione tra portici e torri.

Eri il miraggio ai miei occhi di naufrago
che tenta di avvistare il puntolino
di una nave nel mare sterminato
e rimane sull’isola deserta.



RAFAL OLBINSKI, "IMPULSO CARISMATICO"

2024

lunedì 21 ottobre 2024

Calle del Cristo

La giornata era grigia, il cielo basso
pesava corrucciato - un vento freddo
salino soffiava dalla laguna
e accarezzava me e la fondamenta.
Poi ho sentito la tua voce calda,
come coperta mi ci sono avvolto.
Anche le maniglie delle persiane
agli occhi si trasformarono in cuori.



FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2024


domenica 20 ottobre 2024

Sott’acqua

La tua assenza è questa luce serale
che cola come miele sul ponente,
sugli alberi che cambiano colore.
E la mia nostalgia è questa sete
di te che mi prende, l’asfissia
di chi deve rimanere sott’acqua.
Quando tu torni, riemergo e respiro.



ERIC ZENER, "ACQUA"

2024