Segni di primavera

Segni di primavera nella strada

come un cane che scodinzoli al sole

- grassi boccioli erompono da steli

e sembrano sapere che è domenica.

Noi ci guardiamo e la strada ci chiama,

i boschi invitano le nostre scarpe,

mostrano tappeti di foglie soffici,

fiori-gioielli sparsi sulla terra.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Gassa d’amante

Sfiorare la tua pelle per sentirti

viva e vederti giungere alle stelle,

sdraiati fianco a fianco mentre fuori

piove e sembra novembre, rimanere

abbracciati in una gassa d'amante,

allacciati in un tempo senza tempo

guardando gocce scendere dai vetri:

non hai questo desiderio d'amore?

CLARE ELSAESSER, "STANZA NERA E AZZURRA"

2022

Fiori di ciliegio

Veli sui rami i fiori di ciliegio

- rileggo Bashō per sentire l'eco

dei petali che cadono, per scorgervi

un riflesso di luna o un suono leggero

di acque correnti. Mi porto la luce

negli occhi, anche le nuvole mi sembrano

corolle ormai sul punto di cadere.

FOTOGRAFIA © NARENDER JASWAL/PEXEL

2022

Nel cuore della primavera

La vita sale della terra, spinge

le dita verdi sulla proda, copre

con la sua manica la pelle brulla,

entra nel cuore della primavera,

rinnova l’essere e il suo fuoco arde

pronunciandosi in quei gialli ranuncoli,

in quei fiori di cera che erompono,

scoppiando come folgore nel buio.

Scie d’arancione

Su piste di decollo il cielo romba

- alberi si stagliano all'orizzonte,

lasciano scie d'arancione, ombre dove

finisce il giorno. Celebrano i poeti,

sacerdoti dell'infinito sciogliersi:

si fonde anche oggi il sangue del tramonto.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

La parola si fa luce

La parola si fa luce, risplende

come l’interno di una biglia, accende

i suoi riflessi, abbraccia la realtà

per comprenderla, per riuscire a prendere

con il suo secchio il latte della luna.

Così invade i territori del sogno,

vi pianta le insegne della poesia.

CAMILLE ENGEL, "SPLENDORE NEL VETRO II"

2022

La ballerina di burlesque

La ballerina di burlesque sedeva

sul sedile di fronte al mio sul treno

da Venezia a Mestre, qualche anno fa.

Incontro casuale, fugace e effimero

più di un fiocco di neve lungo il tempo.

Non dicemmo nulla, non ci guardammo,

eppure la ricordo ancora, forse

per lo scintillio di quelle piume

candide dentro il sacchetto di carta:

sembrava un angelo che riposasse.

FRANCINE VAN HOVE, "SCHIZZO DI UN'ALA"

2022