lunedì 21 dicembre 2020

Mi inebrio del tuo profumo

Mi inebrio del tuo profumo come
un innamorato dell’Ottocento,
annuso lettere che ancora serbano
quella fragranza, l’aroma di fiori e spezie,
un’invisibile traccia di te.
Per qualche istante mi illudo di stringerti,
diventiamo - io e te - quell’ebbrezza.



FOTOGRAFIA © MILK FOAM

2020

domenica 20 dicembre 2020

Una parvenza di Natale

C’è odore di nebbia e di pizzeria
questa sera in cui luminarie e luci
di allarmi si confondono nel buio.

Nell’aria c’è soltanto una parvenza
di Natale, residuo che rimane
dopo avere bruciato molte cose.

Controlliamo l’indice Rt come
brokers alla chiusura della Borsa.
E l’anno, insultato, se ne va.



FOTOGRAFIA © CORRIERE

2020


sabato 19 dicembre 2020

Questo strano Natale

Rincorriamo il tempo, classifichiamo
i giorni secondo i nostri discorsi
- tu parli di questo strano Natale,
io, seguace di Orazio, colgo il giorno.

E intanto fuori il sole è inghiottito
dalla nebbia, metafore si sprecano
perché possiamo interpretarle o forse
semplicemente è così che va il mondo.



FOTOGRAFIA © WILD PIXEL

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venerdì 18 dicembre 2020

Tramonto di benzina

Il tramonto ha colori di benzina
- il solstizio d’inverno ha meraviglie
che l’ora breve sparge a piene mani.
Divampa sulle linee di trazione
un fuoco elettrico nel pomeriggio
che già diventa sera nelle ombre.
E andiamo via di qui, con quella luce,
con quei pali da sogno americano.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2020

giovedì 17 dicembre 2020

Cronaca mattutina

Il prato verde è colmo di rugiada
e il sole del mattino lo ricopre
di milioni di bollicine d'oro.

Sulla collina il santuario si staglia
contro il cielo con la sicumera
di un'antica torre di vedetta.

E io? Io sono felice perché
ammiro questi squarci di bellezza
e ho appena parlato con il mio amore.



FOTOGRAFIA © PIXABAY

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mercoledì 16 dicembre 2020

Un giorno di nebbia

Provo a ripristinare il sogno - sembrano
pezzi di una poesia dadaista, brani
sconnessi, ritagli di quotidiani,
tessere di puzzle diversi. Resta
il mio un vestito d'Arlecchino e tu
che vi comparivi emergi leggera
come figura che risalti chiara
avvicinandosi un giorno di nebbia.



FOTOGRAFIA © PA

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martedì 15 dicembre 2020

Shinrin-yoku

Come un viandante ho camminato a lungo
vagando nel sole stinto d’autunno,
assaporando dopo tanto tempo
la serena tranquillità di un bosco.

Mi ci sono smarrito per trovare
me stesso, per bagnarmi in quel lavacro
di luce e di foglie, come pregassi
le divinità della Madre Terra.



FOTOGRAFIA © CHLOE HAGUE/FLICKR

2020