martedì 21 aprile 2020

Lontano, come sarà il cielo?

Lontano, come sarà il cielo? Quale
azzurro, quale candore di cirri
spanderà il suo riverbero nell'aria?
Lontano, insomma, lì dove sei tu,
dove l'odore del giorno è diverso
e la luce nella pianura tremola?
Quasi riesco a sentirli nel mattino,
quasi riesco a sentirmi lì con te.


FOTOGRAFIA DA TWITTER

2020

lunedì 20 aprile 2020

Commerci di sogni

Strani commerci di sogni – gli scambi
tra esploratori e indigeni di pezzi
d’oro e conchiglie, argento e paccottiglie.

E in quelle isole senza spazio e tempo,
in quelle isole dolcemente perse
nella mente baratto l’oggi e l’ieri,
in cambio del passato do il presente.

E sono venditore ed acquirente.


DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI


1997

domenica 19 aprile 2020

Certi ricordi

Sono indelebili certi ricordi
anche se sono divenuti statici
come fotografie strappate al tempo
- quel mattino d’aprile sotto un cielo
che simile a una promessa si apriva
è un susseguirsi di chiare immagini,
lampi che illuminano come un flash
zone sperdute della mia memoria.
E fiorisce dolce la nostalgia.


FOTOGRAFIA © PXHERE

2020

sabato 18 aprile 2020

Quei giorni di aprile

Avevano quei giorni di aprile
la medesima dolcezza? Non sa
più la memoria adesso riconoscerne
i dettagli, la polvere del tempo
sbiadisce i ricordi oppure li strappa
come vecchi cartelloni sui muri.
Resta l’immagine di quelle piante
verdi, del sole che tagliava il fiume
e ne faceva un caleidoscopio.


FOTOGRAFIA © VISIT MERAN

2020

venerdì 17 aprile 2020

Cronache dal coronavirus #28

Le spie sui balconi
Le spie sui balconi si torturano
ora che è tempo di vivere un po',
forse ignorano l'assioma di Paolo
"Chi non vuole lavorare non mangi",
contano le automobili e poi gridano
"State a casa!" da comode sedie
di plastica - cosa faranno quando
l'economia rotolerà a valle
e quando il fango le travolgerà?


FOTOGRAFIA DA PINTEREST

2020

giovedì 16 aprile 2020

Quanto lontana sei o quanto vicina

Quanto lontana sei o quanto vicina
chiede Paul Celan a Ingeborg Bachmann
in una sua lettera. Te lo chiedo
anch’io adesso che ti saluto e bacio
da lontano. Non senti le mie mani
sulle tue? Non senti sulle tue morbide
labbra le mie? Se chiudi gli occhi
puoi sentirmi come ti sento io?


DIPINTO DI JACK VETTRIANO

2020

mercoledì 15 aprile 2020

Fiore di lillà

La primavera ha ormai disteso tutti
i suoi colori sulla tavolozza,
anche il violaceo chiaro dei lillà
e partono spontanei i versi celebri
di Eliot: «Aprile è il mese più crudele…»
È vero, ma in quella sua dolcissima
essenza tu cogli l’attimo, cogli
l’amore come in uno stornello.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020