sabato 18 aprile 2020

Quei giorni di aprile

Avevano quei giorni di aprile
la medesima dolcezza? Non sa
più la memoria adesso riconoscerne
i dettagli, la polvere del tempo
sbiadisce i ricordi oppure li strappa
come vecchi cartelloni sui muri.
Resta l’immagine di quelle piante
verdi, del sole che tagliava il fiume
e ne faceva un caleidoscopio.


FOTOGRAFIA © VISIT MERAN

2020

venerdì 17 aprile 2020

Cronache dal coronavirus #28

Le spie sui balconi
Le spie sui balconi si torturano
ora che è tempo di vivere un po',
forse ignorano l'assioma di Paolo
"Chi non vuole lavorare non mangi",
contano le automobili e poi gridano
"State a casa!" da comode sedie
di plastica - cosa faranno quando
l'economia rotolerà a valle
e quando il fango le travolgerà?


FOTOGRAFIA DA PINTEREST

2020

giovedì 16 aprile 2020

Quanto lontana sei o quanto vicina

Quanto lontana sei o quanto vicina
chiede Paul Celan a Ingeborg Bachmann
in una sua lettera. Te lo chiedo
anch’io adesso che ti saluto e bacio
da lontano. Non senti le mie mani
sulle tue? Non senti sulle tue morbide
labbra le mie? Se chiudi gli occhi
puoi sentirmi come ti sento io?


DIPINTO DI JACK VETTRIANO

2020

mercoledì 15 aprile 2020

Fiore di lillà

La primavera ha ormai disteso tutti
i suoi colori sulla tavolozza,
anche il violaceo chiaro dei lillà
e partono spontanei i versi celebri
di Eliot: «Aprile è il mese più crudele…»
È vero, ma in quella sua dolcissima
essenza tu cogli l’attimo, cogli
l’amore come in uno stornello.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020

martedì 14 aprile 2020

Fili colorati

Una sera di aprile esce dal rosa
del tramonto, uovo della memoria
che conserva il suo gusto di dolcezza
dopo tanti anni, portato dall’aria
nuova profumata di primavera.
E non sono più il ragazzo di allora
seduto su un muretto a respirare
i fiori di lillà e un sogno d’amore.
La vita sa far male ma all’oblio
talvolta strappa fili colorati.

FOTOGRAFIA © PXFUEL

2020

lunedì 13 aprile 2020

Cronache dal coronavirus #27

Lunedì dell'Angelo
Oggi saremmo andati per i boschi
sulle orme di ataviche memorie,
la processione al santuario sull'Adda.
Avremmo ansato salendo i gradini
e ci saremmo seduti a sentire
il suono del fiume e il canto del cuculo.
Invece sono qui solo, usignolo
in gabbia dorata che stende le ali
solo per spostarsi lungo il suo trespolo.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2020

domenica 12 aprile 2020

Cronache dal coronavirus #26

La lezione della Pasqua 
Pasqua di sole come la si sogna,
quasi un castigo per chi prigioniero
vede erompere dalle sbarre il cielo
azzurro, il verde nuovo delle foglie.
È un contrappasso dantesco per noi,
precipitati dal virus in questo
girone infernale che nega il bosco,
la luce dell’onda che taglia il fiume.
Ci resta la lezione della Pasqua,
la speranza della Resurrezione
a vincere l’angoscia del presente.


PIERO DELLA FRANCESCA, "RESURREZIONE"

2020