Forse è il respiro del mare - la notte
qualche volta mi sembra di sentirlo,
ma al risveglio non so più riconoscere
se si sia trattato di realtà o sogno...
Forse è la voce ancestrale che mormora
nel sangue, che scorre dentro le vene,
ma la mattina non so più comprendere
quella sua lingua antica e segreta.
NATALIA KHROMYKH, “CONCHIGLIA”
2018