lunedì 25 aprile 2016

Cambiano le poesie

Passa il tempo e cambiano le poesie
- i versi non si trasformano in fossili,
non diventano pozze di petrolio,
non creano depositi di torba.
Invece continuano a germogliare,
vivissimi virgulti che si arrampicano
e aprono fiori lungo il loro stelo.
Scorre la vita e le poesie cambiano...

 

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IMMAGINE DAL WEB

 

2016

domenica 24 aprile 2016

Un papavero nel vento

Le tue parole sogni ad occhi aperti
fanno sorgere il sole e risalire
la luna, mi fanno ridere e piangere.

Ti guardo e nascono poesie - fiori
che sbocciano improvvisi nel mattino
in una rinnovata primavera.

L'amore è un papavero nel vento.

 

Papavero

FOTOGRAFIA © 500PX

 

2016

sabato 23 aprile 2016

Terra promessa

Vorrei essere la tua terra promessa,
il territorio del latte e del miele,
dei giardini fioriti dove tu
come sovrana possa camminare
portandoti il mio amore dentro il cuore.
Perché questo tu sei per me ogni giorno
e nel tuo nome battezzo i mattini,
con il tuo nome rivesto le notti.

 

Chagall

DIPINTO DI MARC CHAGALL

 

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venerdì 22 aprile 2016

Uomini tra virgolette

Ci sono “uomini“, uomini che
amano, anzi, che credono di amare
una donna e ritengono di esserne
i padroni, di possederne tutto:
i giorni, il corpo, l’aria che respira.
Ma sono “uomini” tra virgolette
e il loro non si può chiamare amore:
è soltanto un’altra faccia dell’odio.

 

A

FOTOGRAFIA DA TWITTER

 

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giovedì 21 aprile 2016

La luce di lontane stelle

Della tua rosa doppia nello specchio
l’immaginazione fa cattedrali
- la luce di lontane stelle forse
già esplose nel buio soltanto adesso
giunge, in un presente che non è più.
Sei un biondo gioco di memorie, un cumulo
di aggrovigliati ricordi da cui
pescare come si prende dal mazzo.

 

Bain

ANNE ROSE BAIN, “ROSE TWO MIRRORS”

 

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mercoledì 20 aprile 2016

Il ballo di Erato

No, non è il sogno, non è la memoria
il teatro in cui reciti la tua parte
- parole e gesti, il velo sulla luce,
la sedia dove posi la tua borsa.

No, non è un’illusione disegnata
dalla mente, un costrutto fantastico.
È la poesia lo scenario in cui danzi
meravigliose movenze, mia Musa.

 

My_Muse,Dancing

DAVID C. ROLAND, “MY MUSE, DANCING”

 

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martedì 19 aprile 2016

Miele amaro II

La primavera odorava di resina,
la luce azzurra del cielo splendeva
nel suo volo leggero di gabbiano.

Tu non c’eri - eri soltanto un’ombra
rincorsa in una spirale di vie,
un’assenza che riempiva memorie.

Quando il miele segreto del ricordo
distilla un gusto di malinconia
diventa amaro nel fondo dell’anima.

 

Johnson

DIPINTO DI GEOFFREY JOHNSON

 

2016