immersi nel dormiveglia dell’alba,
si intrecciano come le fitte trame
di un tappeto, le corde da bucato
a cui oscillano i panni stesi ieri.
Emergo dal caldo delle lenzuola
- un pugile stordito dalla notte
che si rialza e ricomincia a combattere.
Saltella il pettirosso tra le brine,
vola leggero sui rami del cachi,
affonda il becco nella polpa dolce.
Gli ultimi gialli stingono, ora è il bruno
a dominare il giardino, ne fa
merletti il bianco freddo della notte.
E aspettiamo Natale per scaldarci
- coglierò una melagrana per te.
2015
Come un liquido che riempia un vuoto:
questo vorresti essere per me,
o il sigillante che chiude le crepe
dell’anima - i giapponesi, dicono,
riparano i frantumi con dell’oro
per abbellirli e impreziosirli: tu
certo saresti quella venatura
d’oro che colmerebbe la mia vita.
2015
Una valigia di sogni, e io transfuga
dalla realtà sempre pronto al viaggio,
sempre pronto a raggiungere un domani
che rechi sulla sabbia le tue impronte.
Una valigia di baci per te
- io commesso viaggiatore del sogno,
rappresentante della poesia
che aspetti suoni un giorno alla tua porta.
2015
Così le ricorrenze si presentano,
il tempo cambia le carte sul tavolo,
altera il gioco e anche i giocatori.
Rose per te oggi non manderò
- solo un pensiero lontano per chi
un giorno mi sembrò essere il mondo.
Tu eri una stella e io un fiore di campo:
quell’amore nato sotto la luna
durò soltanto una notte d’estate.
2015
Nel rifugio sicuro delle mie
parole conto medaglie al valore
- anche le sconfitte hanno generato
se non onore almeno esperienza.
Non sono un fingitore, Pessoa - sono
quello che sono e mi leggo nel cuore
ogni volta che mi rintano e scrivo:
indago a fondo e qualche volta taccio.
2015