mercoledì 25 novembre 2015

Tramonto dall’alto

Una sera di luce che tramonta
- la vedo dall'alto incenerire
le Alpi, dissolvere l'ampia pianura
in un crepuscolo tinto di fari.
È l'ora delle memorie, di voci
che chiamano e che non hanno risposta
e saresti potuta essere qui,
seduta tra le mie braccia stasera
a pesare sul piatto dei rimpianti
la paura della felicità.

 

Tramonto

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015

martedì 24 novembre 2015

È di neon la luna

È di neon la luna questa sera,
ci sorride azzurrina nella pioggia
che lucida il pavé e versa vernice.

Le foglie che volano lungo il fiume
sono l’avallo dell’autunno ma
sono farfalle nell’altro emisfero.

Entriamo al caldo del caffè, perduti
amanti dentro una fotografia
in bianco e nero di Robert Doisneau.

 

Lushpin

EVGENIJ LUSHPIN, “ENDEZ-VOUS EN RUE DU MONT CENIS”

 

2015

lunedì 23 novembre 2015

La memoria

“Tra le vane forme
  di ciò ch’è stato e non sarà mai più”
           -- Gozzano, Signorina Felicita

La memoria è un vecchio sottoscala
polveroso, un solaio gozzaniano
dove giacciono ammassati ricordi.

Qualche volta entriamo a sollevare
i teli che coprono gli oggetti,
a soffiare il pulviscolo nel sole.

E ne usciamo con il sorriso triste
e un poco amaro di chi sa che il tempo
procede in una sola direzione.

 

Karen Strolia

KAREN STROLIA, “TAIL END OF HER PIROUETTE”

 

2015

domenica 22 novembre 2015

Orfeo

In te sono disceso come Orfeo
con la mia cetra e i giochi di parole
- speleologo delle emozioni, ho vinto
la mia paura delle profondità.

E insieme a te io sono risalito
- non ci siamo voltati noi però,
non ci voltiamo: guardiamo le stelle
lassù che risplendono tremolanti.

 

Kostecka

KATARZYNA KOSTECKA, “ORFEO E EURIDICE”

 

2015

sabato 21 novembre 2015

Quel ciao

”L’è quand dis ciau e sücéd che ’l mund
  se ferma e par che spèta“.

      --- Franco Loi, Liber

Il tuo saluto scoppia come un colpo
di mortaio dentro me - mi risveglia,
mi fa scorrere il sangue nelle vene,
rimette in moto ingranaggi sopiti.

Arriva quel ciao dolce come miele
a sciogliere tutte le amarezze,
a dissodare il terreno dell’anima
e a piantarvi il seme dell’amore.

 

Vuillard

EDOUARD VUILLARD, “LUCIE BELIN CHE SORRIDE”

 

2015

venerdì 20 novembre 2015

Gli oggetti familiari

René Magritte, Gli oggetti familiari

Io con la mia conchiglia dentro gli occhi
la vedo ovunque, la sento nel petto.
Tu con il nastro azzurro, forse quello
che legava i capelli di una donna.
Lui con il giallo acceso del limone,
un altro sole a indicargli la strada.
L’altro con la brocca di terracotta
così simile a un corpo di ragazza.
E infine quello che vede la spugna
– assorbe i suoi pensieri e li cancella.

 

Magritte

RENÉ MAGRITTE, “GLI OGGETTI FAMILIARI”

 

2007

giovedì 19 novembre 2015

Ode a questo nostro tacito accordo

Ode a questo nostro tacito accordo,
all’incanto segreto di un’intesa
nata dalla complicità di anime
affini che dolcemente si attraggono.

Clandestini ci muoviamo nell’ombra
e i nostri passi silenziosi scoprono
fiori che appartengono a noi soltanto
- tutto il mondo l’abbiamo chiuso fuori.

 

Booth

FOTOGRAFIA © KRISTEN BOOTH

 

2015