Ho nostalgia di te, del tuo futuro,
lo costruisco di dettaglio in dettaglio,
disponendo una carta contro l’altra
in questo castello senza costrutto.
Così, ti vedo all’ora del risveglio
e sento quasi aroma di caffè,
ti scopro nella conchiglia del giorno
come un paesaggio dietro la finestra.
E mi perdo in quel mondo, come dicono
ai cani si spalanchi con l’olfatto
tutto un universo di sensazioni.
RAFAL OLBINSKI, “DON GIOVANNI II”
2014