tu li sfiori con la mano gentile,
dici che fanno pensare a Van Gogh.
Anche la notte stellata, ti dico.
Si può sentire anche il suo profumo
- i fiori, l’umidità della terra.
Quante saranno quelle stelle, chiedi.
Non si contano le stelle, non puoi.
Neppure i baci di Catullo e Lesbia,
rispondi, e sento il gusto delle labbra.