Chiedi allo specchio un vano simulacro -
il suo ricordo è sabbia nella mente,
blocca gli ingranaggi, li arrugginisce,
come alghe impiglia brani di memoria.
E tu ricostruisci, soffi via
la polvere, ripristini le maglie
dei meccanismi, rinfranchi i legami,
li accordi come fosse un pianoforte.
Ma è melodia di un vecchio carillon
dal pettine consunto e suona rauco
- il tempo è abilissimo giocatore
di scacchi, vince sulle tue memorie.
ISAURA SIMON, “MUSIC BOX DANCER”
2013