Gli ulivi del lago hanno un colore
di vento e di luce chiara riflessa,
le loro foglie tremano leggere
come le onde cullate dalla brezza.
Le radici tuffate nella terra
sanno il passaggio lento della carpa,
l'infinito fluire d’acqua dolce
che segna il tempo e segna le cortecce.
Adesso danzano al sole di giugno
nell'alitare caldo del favonio
- un nonnulla d’eterno che sorprendo
tra la polvere della passeggiata.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2013