Ho seguito le stelle nel cammino
e l’acqua sotto i ponti limacciosi.
Sedevo sulle panchine di ferro,
sulle fredde spallette di granito.
Ma era te che cercavo sussurrando
poesie alla notte che scendeva cupa.
EDWARD HUGHES, “NIGHT”
2007
Ho seguito le stelle nel cammino
e l’acqua sotto i ponti limacciosi.
Sedevo sulle panchine di ferro,
sulle fredde spallette di granito.
Ma era te che cercavo sussurrando
poesie alla notte che scendeva cupa.
2007
Dove sarai? Portata via dagli anni
come la foglia che nella corrente
scivola galleggiando sotto i ponti.
Segui la strada che ti ha condotta
altrove, porti i tuoi giorni laggiù,
ascolti battere il tuo cuore amante.
E il mio ricordo è un docile fantasma
che riaffiora sempre più raramente
da quella nebbia che chiamiamo tempo.
2011
La strada è un dipinto di Afremov:
vi cammino portando il mio racconto
d'autunno sulle passatoie gialle.
Gli antichi amori scorrono al mio fianco
- un solitario mare di emozioni
al di là della ringhiera battuta
dalla pioggia noiosa di novembre.
Tra le quinte dorate del viale
si leva il canto d'oboe del ricordo.

2011
È quasi un’abitudine oramai:
quando il tempo tiranno lo consente,
quando il sereno spiana l’orizzonte
tu scruti nelle braci della sera.
Chiami un ricordo, cerchi una risposta,
rimani lì con aria pensierosa
a guardare nel cielo d’occidente.
Eppure ti meraviglia ogni volta
il bacio arroventato del tramonto.
2011