accendono la lanterna azzurra
del lago, svegliano i candidi cigni
appollaiati tra i sassi della riva.
Qui, sulla passeggiata delle Muse,
mi sovvengono i versi di Catullo:
e quelle piccole creste spumose
diventano «le onde lidie del lago».
Saluto il poeta nel suo busto verde
al molo d’imbarco di Navigarda:
Gaio, ti ho sempre sentito fratello.