martedì 28 giugno 2011

Telefonata

Adesso che mi parli nel telefono
e la tua voce spalanca orizzonti
di ricordi, si perde nelle griglie
del tempo come un residuo prezioso,
è quello che avrebbe potuto essere
a materializzarsi da un passato
che non fu. Sono le strade che il caso
non ha preso e il destino non ha scelto.
Non siamo altro che buoni amici: ogni
tanto ci incontriamo per Milano
o, come oggi, ci telefoniamo.

Il tempo per noi è fatto di presente,
è una serie di ponti interrotti
da quel giorno in cui non ci incontrammo
- fu tua madre a svelare quel fortuito
intoppo, a dire “E pensare che se
quell'estate non fossimo poi andati
a Celle... volevo farvi conoscere”.

Ora mi parli dei bambini, devi
passare ancora a prenderli in piscina,
e il tempo si allarga un po' di più, tende
quel bivio a cui mancammo di sederci
insieme sulla panchina fiorita
dei nostri sedici anni. “Ciao, mi ha fatto
piacere”. Con la comunicazione
si chiude anche quel tempo parallelo.


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Richard Baron, “Phoning it in, Manhattan, 2007”


2011

lunedì 27 giugno 2011

Nuvole grigie

Veloci corrono nuvole grigie
spinte dal vento verso i laghi e i colli
- cerco l'arcobaleno della sera
dove l'azzurro contende ai lampi
l'ultimo cielo libero d'Oriente.

Scende la pioggia sui miei desideri,
scende la pioggia e mi ritrova ancora
abbracciato stretto ai giorni di ieri.
Lontano tuona, laggiù oltre il fiume,
lontano dove sognavo l'amore.

 

Thomas Moran, “Approaching storm clouds”

 

2010

domenica 26 giugno 2011

La notte

Lei arriva con le mani leggere
e il sorriso incartato nella sera,
lo scioglie in un  fruscio di risatine
che accendono le stelle e il mio cappello.

Si aggrappa al bacio dato sulle labbra,
mi respira, mi vive, mi accarezza,
resta seduta al mio fianco a guardare
la luna che cavalca le colline.
Insieme assaporiamo la notte.

 

Marc Chagall, “Les amoureux au clair de lune”

 

2011

sabato 25 giugno 2011

Apologia di un anniversario

Del tempo che è passato ho perso il conto
come Catullo con i mille baci.
Ma il ricordo è una fiera che mi morde,
l'afa del pomeriggio così simile
a quella di allora per la memoria
è un pungolo dolce e irresistibile.

Non ero altero come tu credevi
ma timido e quel giorno lo capisti,
materna, comprendesti quel coraggio
che strappai al cuore per sederti accanto.

Ho mentito: del tempo che è passato
sono pienamente conscio, gli anni
li ho messi in fila come gli ombrelloni
della nostra spiaggia - se vuoi li numero
ritmando le canzoni dell'estate
e le pubblicità del Cornetto Algida.

Era di quell'amore che vivevo
era di quell'amore che ho vissuto.

 

FOTOGRAFIA © PXHERE

 2008

venerdì 24 giugno 2011

Il camioncino dell’Econord

Il camioncino dell'Econord taglia
in due l'alba e riparte - lo immagino
passare carico di sacchi viola,
svoltare a destra nel viale dei tigli.

Sono sveglio adesso e i miei pensieri
giostrano sul soffitto, cavalieri
antichi che con lance si feriscono
e lottano con il sogno interrotto.

Intanto in camera da letto irrompe
la luce a disegnare il foglio bianco
di un altro giorno con nuove speranze.

 

Patrick Adam, “Interior – Morning”

 

2011

giovedì 23 giugno 2011

A un cielo inchiostro di china

A un cielo inchiostro di china racconto
la mia storia e la sua storia. Per sempre
non è contemplato in nessuna opzione,
ma stiamo bene in questo nostro limbo.
Quando si accende l'orlo delle nuvole
quasi riesco a credere che davvero
mi stia a sentire. Non è che il tramonto
entrato in scena con il passo lieve
della brezza che confonde i papaveri.

 

Acquerello di Ralf Parker

 

2011

mercoledì 22 giugno 2011

Sera LXXVII

Si stagliano le guglie del tramonto
e nell'ultima luce camminiamo,
il viaggiatore immobile e la dama
si tengono per mano come bimbi.

Andiamo incontro a questa notte breve
leggendo nelle nuvole il destino
o soltanto l'amore che faremo
quando si accenderà la nostra stella.


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Joy Gregory, “Sunset for lovers”


2011