sabato 28 maggio 2011

A Pisa, sull’erba verde

A Pisa, sull'erba verde, sdraiato
ad abbracciare il cielo, non sapevo
ancora che saresti stata inscritta
nel circolo esclusivo dei miei giorni.

Ma avevo strofinato la lucertola
di bronzo come lampada di un genio
senza chiedere niente, fiducioso.
Tu sei il mio desiderio, stella viva.

 

Pisa, Battistero © DR

 

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venerdì 27 maggio 2011

Dalla finestra

È una mussola il cielo stamattina
e il ticchettio della pioggia sugli aceri
mi rassicura come una carezza.

Dalla finestra dove hai cosparso
la luna ieri sera guardo e ascolto
armonizzando il canto degli uccelli
con l'allegria verde dei tigli in fiore.

Le tue parole germogliano in me:
sono il lievito di questa giornata.

 

Gustave Caillebotte, “Jeune homme à la fenêtre”

 

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giovedì 26 maggio 2011

Il cielo di Milano

Come è azzurro oggi il cielo di Milano,
acceso sui palazzi ottocenteschi,
impigliato ai moderni grattacieli.

E come sono verdi oggi gli alberi,
suonati dal fresco vento dell'Ovest,
vestiti dai primordi dell'estate.

Nella fontana colma di riflessi
naviga una barchetta di carta:
ha il colore vivo della poesia.


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Fotografia © Daniele Riva


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mercoledì 25 maggio 2011

La folaga

Cova la folaga nel nido d'acqua
e i riflessi del fiume si attorcigliano
ai ramoscelli neri, si disperdono
nelle crespe portate dalla brezza.

È questo cielo che amo, è questo posto
dove posso sentire l'universo
sfiorarmi dolcemente: è nella foglia
di platano che ondeggia, nel colore
giallo degli iris, nel verde dell'argine.
E sono in armonia, come la folaga.


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Fotografia © Daniele Riva


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martedì 24 maggio 2011

Tempo per noi

Tempo per noi questo tempo rubato
che ritagliamo al mondo lasciando
un buco a forma di cuore nel foglio
un po' stropicciato del pomeriggio.

Tempo per te tempo per me, per fare
una sola delle nostre due vite
guardando il fiume scorrere nel sole
oltre le sedie arancioni del bar.

 

Senza titolo-1

Fotografia © DR

 

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lunedì 23 maggio 2011

Canto d’amore

Canto l'amore che torna negli occhi
come un lampo improvviso nella notte
e vive della linea del tuo seno
disegnato dalla maglietta bianca.

Come la primavera che ritorna
dopo un lungo inverno di neve e gelo.
Come la pioggia che batte su terra
inaridita e le ridona vita.

Canto l'amore che torna a fiorire:
io sono il tronco e tu sei la mia linfa.

 

Pierre Farel, “Elle”

 

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domenica 22 maggio 2011

Io voglio ricordare

Questo frutto dell'oblio non lo voglio
cogliere, io non mi voglio saziare
della pace del nulla, della fredda
consolazione del dimenticare.

Io voglio ricordare con dolcezza,
voglio rimpiangere e ancora cadere
e se il suo capo biondo dalla notte
della memoria torna, allora vivo.

 

Valerie Willson, “The edge of memory”

 

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