giovedì 19 maggio 2011

Equilibrista

Io qui sospeso come equilibrista
tra desiderio e timore sul filo
di invisibili dubbi - indeciso
ad agire per paura di cadere.

E intanto, come per magia, l'abisso
d'ora in ora è sempre più profondo
e sempre più lungo è il passo da compiere.

Lontane le montagne, lontanissime,
e più lontana tu, sempre più lontana.
Incerta l'eco ripete il tuo nome.


Vladimir Kush, “Always together”


2011

mercoledì 18 maggio 2011

Vieni dal mare

Vieni dal mare come Afrodite,
esci dall'acqua ed entri nel mio sogno,
nasci ogni notte come fa la luna.

La tua strada è un percorso nel ricordo
e lascia sulle sabbia orme bagnate,
i giorni, i gesti che facesti allora.

Quando te ne vai nell'alba trascini
il mio cuore sulla sabbia e cancelli
la minima traccia del tuo passaggio.

 

Salvador Dalì, “Apparizione del volto di Afrodite”

 

2007

martedì 17 maggio 2011

Piazza San Fedele

Alessandro Manzoni osserva il calmo
mattino di maggio - anche oggi riceve
in piedi con la marsina di bronzo.

Si sta bene sotto le fronde nuove,
cullati dalla brezza nel biancore
della piazza - si sta come gli dei
sulle panchine di lucido marmo.

Mi avvolgo in un mantello di languore,
il tempo sembra fermo a San Fedele.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

lunedì 16 maggio 2011

Inespresso

Tra pensiero e parola nello spazio
incerto come il cielo di un mattino
di aprile, resta il non detto, rimane
quell'inespresso che avrebbe potuto
cambiare le cose, il battito d'ali
di una farfalla, un petalo di rosa
che cade al suolo senza far rumore.
In sciopero i costruttori di ponti.


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Robert Denevan, “Broken bridge”


2011

domenica 15 maggio 2011

Il volo di un seme di tarassaco

Seguo il volo di un seme di tarassaco
sfuggito grazie ad un colpo di vento
dalla bolla lanosa del suo carcere.

Sale un poco sull'ala della brezza
poi scende sorvolando dei papaveri,
supera fossi, plana nell'azzurro.

Ma limitata è la vista e lo perdo,
limitati siamo noi - ancorati
alla terra, non sappiamo volare.

Siamo aironi dalle ali tarpate.


Immagine © Tumblr

2011

sabato 14 maggio 2011

Distanze

Oltre la porta il cielo stinge, vira
la sera verso l'ultimo crepuscolo.
Poche parole per dire che va,
per dire ti amo al piccolo microfono
del cellulare e dove sei adesso
chissà se vedi anche tu il tramonto.

Quando chiudo, misuro le distanze
e mi lascio straziare da quel rosa
impigliato sull'ultima montagna.

 



André Duret, “Village Tarn et Garonne”

 

2011

venerdì 13 maggio 2011

Passi

Ho seguito i tuoi passi lungo il tempo
- erano i miei che seguivo in realtà,
che come un'ombra ti stavano dietro.

È una metafora che amo molto,
la trovi spesso nelle mie poesie
- investigando te investigo me.

E tu lontana vai sotto la pioggia,
io seduto guardo piovere forte
ma sono lì dietro l'ombrello rosso...

 

Jack Vettriano, “Mad Dogs”

 

2007