In quel giorno d’estate senza tempo
che divenne infinito nella luce
cruda di un mezzogiorno veneziano
fissai la mia vita in fotografia.
Sono il ragazzo perso nei riflessi
della laguna, in stucchi di palazzi
infranti a specchio nell’acqua di giada.
La mia malinconia non la nascondono
gli occhiali a specchio ma come una maschera
mi corazza contro i giorni a venire.
Kerfily, “Santa Maria della Salute”
2007