lunedì 4 aprile 2011

Per le antiche strade

Seguo fantasmi per le antiche strade
- ora si vestono di primavera
i miei ricordi, oziano al nuovo sole
sulle panchine davanti alle chiese.

E mi chiamano da un poggiolo, gridano
un saluto dal sommo di un palazzo,
stendono striscioni come lenzuola.
Io continuo a camminare, legato
come Odisseo all'albero maestro.

 

Antonio Sgarbossa, “Walking downtown”

 

2011

domenica 3 aprile 2011

Dove il cielo è un azzurro lenzuolo

Quando tu sei sfiduciata e mi parli
dell'amaro che senti, mi domandi
talora se questo è vivere, se
siamo nati per soffrire. Anche oggi.

E ti ho condotta quassù, dove il cielo
è un lenzuolo azzurro di bucato
appena steso su monti e pianure.
Laggiù anche la frenetica città
sembra ferma nel vento della valle
che porta via con sé tutti gli affanni.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

sabato 2 aprile 2011

L’indagine

Arduo è il percorso, sottile l'indagine:
occorre districarsi tra le ombre,
farsi largo tra ingannevoli specchi
e distinguere dal falso il vero
mentre i pensieri corrono e si intersecano,
mentre mutano forma i sentimenti.
Quello che resta è la verità.
Quello che resta, infine, è la poesia.

 

Marilyn Cavin, “Pierres apparentes sans histoire”

 

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venerdì 1 aprile 2011

Ansia d’amore

Ci stringevamo nel cuore del parco
e sentivo il suo seno palpitare
ubriaco di vita e di primavera
sotto la maglia di lana rigata.

Quell'ansia d'amore che dipingeva
i peschi e le magnolie, che faceva
guizzare le carpe nell'acqua verde
era dentro di lei, era dentro me.

 

Fotografia ©  Max Ferguson

 

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giovedì 31 marzo 2011

I venditori di rose

I venditori di fiori la sera
spuntano come funghi variopinti,
insistono per venderti una rosa
che è oramai già sul punto di sfogliarsi.

E non lo sanno che ben altro simbolo
attende il nostro amore, così vivo,
così fresco, non sanno che per noi
dovrebbero portare rose in boccio.


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Fotografia dal web


2011

mercoledì 30 marzo 2011

Inseguendo il sogno

Stavo inseguendo il sogno ma già era
un passo avanti - se mi inerpicavo
per un sentiero tortuoso vedevo
già la sua schiena svoltare a una curva.

Credevo di raggiungerlo, pensavo
di avere finalmente diminuito
la distanza, ma invece riuscivo
soltanto a scorgere per un momento,
sfuggente come un'ombra, la sua sagoma.

Inesorabile, il tempo scorreva.

 

Dino Buzzati, “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”

 

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martedì 29 marzo 2011

Carpe diem


Piove sulle betulle che già mettono
le piume come verdi pappagalli.
Campane a vento annunciano il sereno
portato dalla brezza di levante.

Sotto l'ombrello vado verso il sole
chiedendomi se il tempo mi ha mutato:
il ragazzo di allora mi risponde
di non pensarci, di cogliere il giorno.

 

Avery Tillmon, “City in the rain”

 

2011