domenica 13 febbraio 2011

Ricordi come vene di opale

“Mia memoria, rendi secoli
gli istanti che fuggirono.”

JUAN RAMÓN JIMÉNEZ

Ricordi come vene di opale
nella miniera buia della mente
scintillano alla luce dei tuoi occhi;
risorgono le ceneri ormai spente
con la vitalità della Fenice.

Un gesto, una parola li risvegliano
e si accendono come lampadine
inventando la macchina del tempo.

 

Fotografia © Howstuffwork

 

2004

sabato 12 febbraio 2011

I vapori dell’alba

I vapori dell'alba sanno già
di carnevale anche se il campo è
un merletto di brina e fuma al sole
che in qualche ora lo strapperà all'ombra.

La primavera non è che un annuncio
sussurrato ma riempie i cuori quando
chiama fuori la guardinga lucertola
e accende per lei il pomeriggio.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

venerdì 11 febbraio 2011

Il mimo d’argento

Nel cielo terso di febbraio scopro
la mia musa seduta al tavolino
di un caffè a leggere leziosi versi.
Io che in silenzio mi avvicino e nulla
dico sono come il mimo d'argento
che fa la statua viva in Piazza Duomo.
La mia poesia è uno scuotere di tende
nel sole impallidito di città.


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Fotografia © Ambrosiana Pictures


2011

giovedì 10 febbraio 2011

Il calicanto

Profuma il calicanto dentro il vaso,
i poeti greci parlano d'amore
e il giorno con lentezza va sciogliendosi
nel bicchiere rosato del tramonto.

Ghiorgos Seferis disegna il tuo viso
e nelle sue parole io intaglio
in questi giorni freddi la tua assenza,
stordito dall'aroma di quei fiori.

 

Irma Bernasconi, “Ramo di calicanto”

 

2011

mercoledì 9 febbraio 2011

Luoghi perduti

Luoghi perduti nella mia memoria,
isole dove ho nascosto tesori
come il pirata che rubò i tuoi occhi
e che ebbe forse un giorno la mia faccia.

Ma non ho mai tracciato dettagliate
mappe, non ho segnato con la croce
il punto esatto e fin dove scavare:
e così il mio cercare è solo vano.

 

Fotografia © Bay of Islands

 

1999

martedì 8 febbraio 2011

L’imbrunire sugli specchi

Scende il pallore triste della nebbia
e cade l'imbrunire sugli specchi,
sul vecchio tavolo ingombro di versi
che dicono di un amore lontano
come fosse soltanto oltre le tende,
dall'altro lato della cancellata.

L'oscurità non è cupa ferita
ma sollievo al dolore del tramonto.

 

Steve Newport, “Sunset room”

 

2011

lunedì 7 febbraio 2011

Tramonto di arancia e cannella

Colgo il tramonto di arancia e cannella
disteso sui rami nudi d’inverno,
sulla stanchezza grigia dei sobborghi
che si allargano dove la campagna
è un susseguirsi di stoppie bruciate.

E con la gioia dolce di un bimbo
scopro le gemme rosse delle rose
sparse sui rami verdi tra le spine
come gioielli sul panno dell’orafo.


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Fotografia © Daniele Riva


2011