domenica 2 gennaio 2011

Al 2011

Il nuovo calendario ora è sul muro:
veduta illuminata di Manhattan.

Qui è un'alba di brina e nuvole basse
che simulano isole nel cielo.
In questo azzurro che ci porti, nuovo
anno, inscrivo i miei sogni e le speranze.

Tu sii benevolo, Duemilaundici:
sorridimi come questa mattina.

 

Fotografia © Jana Vonurkova

 

2011

sabato 1 gennaio 2011

Per l’anno nuovo

Vorrei delle speranze che si avverino
e desideri che si esaudiscano.
Vorrei preghiere che vengano accolte.
Vorrei per me, ma anche per gli altri.
E vorrei pace per il mondo intero,
e giustizia: questo vorrei, anno nuovo.

 

Fotografia  © Ilier Yoldas Com

 

1998

venerdì 31 dicembre 2010

Ortensie sotto la neve

Le ortensie sotto il peso della neve
sono piegate, sfiorano il terreno
ghiacciato, gambi secchi pronti a rompersi
al colpo bianco della tramontana.

Ma presto tornerà la primavera
e i fuscelli si rialzeranno, nuove
gemme usciranno nel vento di scirocco,
le cuffie rosa dei fiori apriranno
i loro ombrelli al sereno d'estate.

Ecco l'augurio per il nuovo anno...


Fotografia © Magic Lantern Show

2010

giovedì 30 dicembre 2010

Voce dentro il sangue

Adesso che la neve ha spento i fiori
il mattino tintinna nella gola
dei bambini che innalzano un pupazzo.

Li guardi e il tuo sorriso è già di madre,
la voce che ti grida dentro il sangue
discende dai secoli, dai millenni.

La luce bianca in larghi fiocchi cade,
si incrina nello specchio dei tuoi occhi.

 

Wilhelm Alexander Meyerheim, “The village snowman”

 

2010

mercoledì 29 dicembre 2010

Brancolando

Noi che l'uno nell'altra ci perdiamo
e cerchiamo per strade sconosciute
di incontrarci e non lasciarci sviare,
ci ritroviamo nel buio - più facile
per i ciechi orizzontarsi nel già
noto, tastare appena sentimenti
collaudati, sentirsi più sicuri.
E così, brancolando, ci salviamo.


Paul Klee, “Schiffe im Dulken”

 

2010

martedì 28 dicembre 2010

Frasi

La notte prende vita dal declivio
intuìto dentro il velo della pioggia.
Le frasi si dissolvono nel buio,
sono musica che resta sospesa
un secondo in aria per poi svanire
nel turbinio di gocce dei fanali.
E il tuo dilemma si perde nel vento
come fradicio foglio di giornale.

 

Child Hassam, “Rainy night”

 

2010

lunedì 27 dicembre 2010

Adesso la felicità

Dice che adesso la felicità
è solo un atto dovuto, che rientra
dentro i parametri della statistica,
come se ti bastasse passeggiare
sulle ceneri dell'anno bruciato.

Dice che la sua tesi è suffragata
da illustri cattedratici, da clinici
di nome, che è scritto anche sul "New Scientist".
Sarà, la mia felicità è un diamante
che scintilla in un granello di sabbia.

 

Fotografia © Veritas

 

2010