lunedì 20 dicembre 2010

Il gelo dell’inverno

Il sole incendia stanze al primo piano
ma scopre tutto il gelo dell'inverno
ricamato sulle erbe del campo.

Così dipinge d'arancione il fumo
che si leva dai camini, provando
a sciogliere il ghiaccio dentro i cuori.

È lotta dura, battaglia di scacchi
che si consuma in azzurre foschie.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

domenica 19 dicembre 2010

Sulla passeggiata a mare

Il mare, il nostro mare, è proprio qui
davanti agli occhi: ora posso sentirne
anche l’odore di salso, la brezza
che soffia lieve e sa di sabbia e d’alghe.

I tre amici che ho condotto con me
li uso come un puntello a sostenere
i miei ricordi - forse io temevo
che l’emozione mi sopraffacesse.

Non ho detto di te, non ho parlato.
Sono rimasto a guardare la spiaggia,
a scherzare con Paolo, Enrico e Mario
come se tu non fossi mai esistita.

Ma tu c’eri, eri lì con me, al mio fianco
come è successo tante volte allora:
mi eri nel sangue come quella vista
e gridavi la gioia di essere lì.

 

Fotografia © DR

 

2004

sabato 18 dicembre 2010

Questa luce del mattino

Mi godo questa luce del mattino
distesa come bronzo sulla tela
dei boschi, appesa dove l'ombra scioglie
il suo nero vapore lungo il fiume.

Lentamente riemergono le cose,
riprendono possesso i loro nomi
nel bianco che sprigiona dalla diga
e accende nuvole sulla dorsale.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

venerdì 17 dicembre 2010

Fiore cristallino

È con il sangue puntura di rosa
che ti siglo il contratto del mattino.
E tu metti da parte per l'inverno
l'educazione allegra dei gerani.

Così ci ritroviamo in fronte al gelo
a bere questa secchiata di nuvole
ridendo per il sole che ora vellica
le trine disegnate dalla brina.

Il pupazzo di neve si è già sciolto,
il foehn non ne ha lasciato neanche il naso.
Ma adesso le montagne sono chiare
e il nostro bacio è un fiore cristallino.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

giovedì 16 dicembre 2010

L’ombra che trascorre

È l'interno di una conchiglia il cielo
e le colline alghe nere portate
a riva dalla tempesta notturna.

Il pensiero che si fa strada urla
che in qualche parte di questo universo
fiorisce il tuo sorriso nel mattino.

Ma adesso già mi chiamano al lavoro
nel covo bianco dei termosifoni:
come sempre sei l'ombra che trascorre.


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Patricia Bardes, “Rainy morning in Paris”


2010

mercoledì 15 dicembre 2010

Un film in bianco e nero

Ci guardavamo nella nebbia, cuori
infranti sotto gli archi del centro
- il tempo era soltanto filigrana,
vago rilievo come qualche guglia
del Duomo ricamata dentro il fumo.

Ed era un film in bianco e nero ormai
la nostra storia in quel teatro grigio:
le luci gialle non ci riscaldavano
né consentivano più di orientarci
lungo le strade perdute di ieri.

 

Fotografia © Nevermindfc

 

2010

martedì 14 dicembre 2010

Un lunghissimo bacio

"Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda".
PEDRO SALINAS, La voce a te dovuta

Un lunghissimo bacio - quanti anni
ormai - e per tutto questo tempo è stato,
ancora dura, puro desiderio.

Un lunghissimo amore - dillo eterno
se non ti pesa troppo la parola,
adorato sul suo solido altare.

La sabbia è divenuta pietra dura,
si è fatto tronco il tenero germoglio.
Che cosa vuoi che sia la lontananza?

 

Gustav Klimt, “Der Kuss”, 1897

 

2010