domenica 12 dicembre 2010

Dove un tempo avevo le ali

“E mai ti sei sbagliata,
solo una volta, una notte
che t'invaghisti di un'ombra”.

PEDRO SALINAS, La voce a te dovuta

Il lato oscuro forse era un bicchiere
di vino rosso in cui si rispecchiavano
le luci di città e il tuo vago amore.

Quello che avevi visto in me era istinto
- io animaletto chiuso nella tana,
io chiocciola serrata dentro il guscio.

Il bagliore non era che il riflesso
dei tuoi occhi ed esplose nel fragore
di un temporale che scosse la notte.

Se guardi dove un tempo avevo le ali
ora puoi notare la cicatrice.

 

Alexander Cabanel, “Fallen angel”

 

2010

sabato 11 dicembre 2010

Ritratto

Sta seduta lì con le sue collane
e quella sua voglia di innamorarsi,
con i lunghi capelli scuri che
percorre con le dita, arricciandoli.

Il suo sguardo tenue rincorre un sogno,
la fa assomigliare ad una ragazza
famosa che spesso appare nei film.

Resta seduta lì, nudi i pensieri,
e i capelli ora liberi si sciolgono
sul seno mentre lascia che l'avvolga
una rosea nuvola di illusioni.

 

Christine Comyn, “Odalisque I”

 

1994

venerdì 10 dicembre 2010

Stalking

Sui giornali di oggi l'assassino
ha una pecetta nera sugli occhi.
La vittima ci guarda invece triste
e bionda dal rettangolino in alto.

E mi indigna la grossa linea nera:
è il segno di quella stessa giustizia
che gli ha dato libertà di uccidere.
Gli occhi della donna ci domandano
perché. Perché non l'abbiamo salvata?
Perché sono così crudeli gli uomini?


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Fotografia © Fresh Express


2010

giovedì 9 dicembre 2010

I colori della fiera

La pioggia sui colori della fiera
è una pellicola di nostalgia.
Le luminarie delle bancarelle
si specchiano sul lucido pavé.

Cammino tra montagne di dolciumi,
respiro il fumo dei caldarrostai,
l'aroma delle delizie del sud
e il tempo, il tempo non è mai passato.

I miei occhi sono occhi di bambino.


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Fotografia © Merateonline


2010

mercoledì 8 dicembre 2010

I poeti sono domande

E dunque i poeti sono domande,
dolcissimi punti interrogativi
disseminati come stelle in cielo,
fedeli che interpellano l'oracolo
e gli chiedono conto di ogni cosa.

Perché non è nel punto esclamativo,
non è nella certezza bieca, ma
è nella domanda la verità.


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Immagine © Virtual Assistance


2010

martedì 7 dicembre 2010

È la voce del tempo

È la voce del tempo che ricami
in trine e ragnatele di memorie,
un nonnulla che rivesti di carne
e di profumi, che lasci girare
nella bocca cercando sensazioni.

E la parola detta ricrea un mondo,
ricostruisce l'ultimo salotto,
il cielo grigio dietro le finestre
che già gridava a tutti e due addio.

Adesso guardi fuori e splende il sole.

 

Edward Hopper, “Room in Brooklyn”

 

2010

lunedì 6 dicembre 2010

Ogni cosa

Tu concentri l'infinito in un punto
e tu stessa rimani nel suo fondo
come luce di stella da remoti
tempi e da lontani universi giunta.

Sei l'atomo che in sé racchiude tutto,
ciò che è desiderato e chi desidera,
colui che ama e colei che è amata,
ogni cosa è in te, poesia, ogni cosa.

 

Fotografia © Sobre poema e poesia

 

 

2010