che nel catino della sera accende
all’Occidente i suoi colori nuovi.
È dolce aprile di prati tagliati,
l’odore della pioggia nel mattino
e il sole che ritorna all’improvviso.
Ma è più dolce sostare nel crepuscolo,
immersi nella luce che svapora.
Cieli di aprile, cieli del ricordo,
cieli così diversi e così uguali,
cieli di sogno, cieli di speranza.
Cieli di aprile, cieli del rimpianto,
cieli così vicini e poi lontani,
cieli di libertà, cieli di gioia.
Adesso che vi guardo, tra le mani
stringo il nulla e mi pare invece tanto
quello che ho... Ma il tempo passa e va.
Fotografia © DR
2000
Fiorisce giallo nei fossi il tarassaco
e la malva allarga le foglie tonde.
La mia ebbrezza è di lucertola al sole,
di margherita che volge l’ombrello.
La primavera è nel verde di aprile,
nutrita dalle piogge che disperdono
i petali e preparano già i frutti.
La terra è una madre intrisa di vita.
Fotografia © Elgabian
2010
Tu lo sapevi _____________ Una donna lo sa…
di questo amore _________ la venerazione
che ti ho portato ________ che mi porti ancora
E nulla hai detto _________nulla dirò
a questo uomo __________ ma tu lo sapevi
che si è perduto _________crudele è la vita
Resti reclusa ____________ ho ali per volare
dentro l'inchiostro _______ un giorno sbiadirà
delle poesie _____________ ti ho dato la magia
Edward Hopper, “Sunlight in a Cafeteria”
2010
La donna che canta macchie d'inchiostro
ne trae poesie che legge a un cielo cupo.
Accavalla le gambe e accende sguardi
pungenti come spille su farfalle.
Infilzati sulle sedie di vimini
pendiamo dai suoi occhi, dai suoi pizzi,
piccoli stracci vuoti senza peso
caduti all'ombra delle sue parole.
Pablo Picasso, “Testa di donna”
2010