“L‘occhio a forza di spazio e di fulgore deliranti.”
PAUL ÉLUARD
Alle architravi del cielo i pensieri
come giovani tralci si avviticchiano,
là tra il nulla e le montagne rosate,
dove la luce si scioglie nel lago.
Appendo le mie grucce sulle creste
e mi perdono per averti vista
allontanarti con passi perduti
nella memoria azzurra di settembre.
E le cime innevate già precipitano
nel buio, qualche cane abbaia al vento.
Camminerò da solo nella sera
con l’andatura dei pagliacci tristi.
2004