mercoledì 17 febbraio 2010

Stelle cadenti

Eccomi qui, a fissare ancora sguardi
nel cielo d'Occidente dove il Carro
brilla indicando strade a chi si è perso.

Invece io che conosco il cammino
ho perso le tue tracce lungo i giorni,
segugio triste, detective frustrato.

E scruto il cielo per desiderarti
in improbabili stelle cadenti.


Fotografia © Stresa Sights


2010

martedì 16 febbraio 2010

Mattina di Carnevale

Sale la sfera arancione oltre chiome
corvine di colline spettinate.

E Febbraio trascina la mattina
a valicare il porto delle nebbie
in una primavera di coriandoli.

Anche il sole si maschera adesso:
ha una barba finta di rami di palma
e con il fare di un imbonitore
promette una giornata di nocciòli
dorati e di primule nei fossati.


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Michael Cooper, “Masked sun”


2010

lunedì 15 febbraio 2010

È una lastra di vetro la mattina

È una lastra di vetro la mattina
e la rende più tersa questo vento
polare che ora soffia sulla neve
e innalza un pallido sole nel cielo.

E se stringe il corpo, se lo comprime
a mani in tasca nella giacca blu,
nel nodo della sciarpa, nulla può
sull’anima gioiosa e innamorata.

 

Kirsty Wither, “Soft white blanket”

 

2010

domenica 14 febbraio 2010

Una rosa per te

Una rosa, una rosa per te, rossa
come l'amore - una rosa, una rosa
per la giornata di San Valentino.

Nell'aria suona la Bourrée di Bach:
anche questa è per te che non ricordi.

Una rosa, una rosa per me, quella
che scalda il cuore - una rosa, una rosa
per la giornata della solitudine.

Nel cielo si apre uno sprazzo di sole,
è la speranza per me che ricordo.

 

 

© Joern Zolondek

 

2007

sabato 13 febbraio 2010

Che cos’è l’amore?

E ditemi voi che cos'è l'amore:
mazzi di rose rosse come fuoco,
mani allacciate camminando insieme,
colli di cigni che formano un cuore?
Ditemi allora che cos'è l'amore:
matematica somma, puro fuoco,
fulmine che squassa l'oscurità,
squarcio nel velo della solitudine?
L'amore è rispetto, “io” che diventa
“noi”, consapevole di un altro “io”.


Fotografia © Elaine Vallet

2010

venerdì 12 febbraio 2010

Come scultore

La luna nel parcheggio è una moneta
per comprarsi le luci dell'amore.
Ma è nei fiori che le regali il cuore
timido che si gonfia di passione.

Memoria, tu dici, memoria e sogni
che impasti in questo tessuto di vita,
che trai come scultore dall'informe
materia - e sono parole versate.

La sera non è che l'imbuto scuro,
lo strumento che filtra la poesia.

 

Didier Lourenco, “Mirando a la luna”

 

2009

giovedì 11 febbraio 2010

Ora per ora la felicità

Ora per ora la felicità
- mi basta scorgere il collare scuro
nel piumaggio di tortore in un nido
o una guglia del Duomo in una via
che curva attraversando in vecchi tram.

E vado camminando tra i cancelli
scoprendo che Carnevale è già qua
nei miseri coriandoli che il vento
soffia verso una nuova primavera.


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Milano, Piazza del Duomo © Daniele Riva


2009