La speranza è un letto pieno di petali
di rosa e mi ci avvolgo e li respiro
- è una porta che trovo sempre aperta
e io senza neanche bussare entro.
Dall’altra parte della notte però,
dall’altra parte tu mi aspetterai?
Nel tremore del fiume va la luce
inscrivendo nei cerchi allargati
dai sassi il brullo inverno delle rive.
La bellezza è nella gola del cigno
che si abbevera d'acqua e di riflessi
nel cono luminoso della darsena.
La pace del mattino è una scintilla
di sole che goccia dalle sue piume.
Fotografia © Daniele Riva
2010
Scruto l’embrione della primavera
dietro i poveri rami del giardino,
le piccole gemme che inturgidiscono
nella pioggia ghiacciata di gennaio.
Come chi vada in un oscuro bosco
e, pure senza vedere la luce,
intuisca da minuscoli dettagli
la via d'uscita oramai più vicina.
Fotografia © Daniele Riva
2010
Queste vite vissute, questi sogni
che accendono l'universo del tempo
sanno del cerchio, sanno del ritorno.
Se anche la storia spesso si ripete
- gli invasori di ieri torneranno
a scuotere i pendagli nelle piazze -
perché non deve ai nostri umili giorni
risplendere il già stato, rinnovarsi
il déja vu? Perché sei tu, amore?
2010
Serve coraggio per dimenticare,
buttarsi via, allontanare i ricordi
- spettri orribili da guardare in volto.
Ma vieni da universi sconosciuti
e popoli recessi della mente,
colonizzi capacità d’amare.
Io non ho la forza di cancellarti
- sarebbe facile essere un computer -
e ti trattengo nella mia memoria.
Rabi Khan, “Passionate kiss”
2005
Sei vino che alimenta la follia,
la luce chiara del solito sogno,
il sale bianco della nostalgia.
E ti dimentico lungo il cammino,
ti ricordo, ti chiamo, ti sospiro,
e ti abbandono al vento come un foglio.
Perché sei dentro me, perché sei me
e nello specchio assumo il tuo colore
come il camaleonte tra le foglie.
Perché sei in me, perché io sono te
– femmina e maschio, il marito e la moglie –
e vivo in tuo nome, giorno per giorno.
Fotografia © Heinz Krimmer
2005