Così mi dici che l'amore spesso
è frutto di un altro amore, il ricordo
cieco che dentro l'anima si insinua
e innesta nuovi rami su radici
che credevamo a torto inaridite.
Insomma tu sei lei, io sono lui
e i nostri gusci ridanno la forma
a quei volti perduti, ad altri due.
Io non ci credo: l'amore è amore,
ogni volta nuovo come il mattino.
Nodar Giunaschvili, “Lovers triangle”
2009