Nel mio sogno il tempo non esisteva,
al dinosauro seguiva la rosa,
alla tigre l'alito del libeccio.
E la luce dolcemente variava
oltre il rifugio della mia legnaia
- passavano millenni e lo ignoravo.
In cielo pterodattili veloci,
stormi di rondini, gialli aquiloni.
Passavano tirannosauri fossili
cuciti a filo come nei musei
e dame di Manet con l'ombrellino,
camion cromati, aerei supersonici.
Io, dal mio porto sicuro, osservavo
e mi chiedevo dove fossi tu...
Immagine: Art-collection
2007