venerdì 10 ottobre 2008

La promessa della sera

Si accende la promessa della sera
alla finestra riempita di cielo.

Diventa d'oro ai guizzi del tramonto
questa mia terra di laghi e colline.


Fotografia © Daniele Riva


2008

giovedì 9 ottobre 2008

Alba di ottobre

Il primo treno sorprende il mattino
nel pallido biancore della luna.
Una lama di luce taglia l'est,
i galli intonano il loro alleluja.

Lontano, sulla strada, il fanalino
del turnista procede verso casa.
Il sonno che gli pesa dentro gli occhi
svanisce dai miei con il caffè caldo.


Fotografia © Jonathan Petrsson/Pexels


2008

mercoledì 8 ottobre 2008

Il cielo

Quando ho scoperto il cielo già nuotavano
le svelte nubi della fantasia.

Le scorsi dietro bifore e vetrate
e finestre di case ed inferriate.

Lo lasciai smorire nei tramonti
e riempirsi di stelle tremolanti.

Ma non lo vidi più bello di quando
tu, additandolo, mi dicesti amore.


Fotografia © Daniele Riva


2008

martedì 7 ottobre 2008

Ti vedo come sei

Ti vedo come sei sognando mondi
adesso che ti siedi e guardi intorno
con gli occhi chiari ed i capelli biondi.

Ti vedo come sei anche se ometti
parti di te nei silenzi, in parole
che pronunci a significare altro.

Ti vedo come il cieco che non vede
le foglie gialle staccarsi dal ramo
ma ne distingue il volo e la caduta.



Mary Calkins, "Rami lirici"


2007

lunedì 6 ottobre 2008

Tu e la luna

La luna gialla che divide il cielo
con la sua lama affilata di ottobre
ti somiglia più di quanto tu creda.

Così presente ma così lontana
inargenta le notti come tu
fai con i miei sogni fuori dal tempo.

Tu e la luna, la stessa faccia scura,
la stessa faccia chiara dell'amore.



Gurdish Pannu, "La luna e lei"


2006

domenica 5 ottobre 2008

Matasse

La vita è un dipanare matasse:
perdonami se ti ho dimenticata.

Ho trattenuto il tempo tra le dita
ma al pari di un elastico è seccato.

Ed io credevo ancora fosse sabbia
e che il vento leggero lo cullasse.

Rimango solo, come in quel mattino
quando guardai il mare e tu eri partita.


Roy Lichtenstein, "Gomitolo di spago"


2007

sabato 4 ottobre 2008

La calda poesia dell'autunno

Sciaborda il lago con voce di sole.
Seduta sulle antiche pietre tu
sfogli la calda poesia dell'autunno.
La brezza soffia lieve e ti accarezza
le spalle ancora nude offerte al giorno.

Un gabbiano passeggia solitario
sul muro tiepido del porticciolo:
ne osservi il becco arancione, il piumaggio
e ne invidi la libertà infinita.


Edward Cucuel, "Le vele"


2008