lunedì 22 settembre 2008

Amica malinconia

Ho pedinato a lungo un’illusione
lungo le strade della tua città
nel pomeriggio di tram sferraglianti,
nel traffico nervoso di automobili.

Nell’ombra fresca delle vie più antiche
ho sperato di incontrarti per caso,
vederti uscire da qualche caffè,
da un negozio di moda, da un bazar.

Ma è stato tutto inutile perché
tu eri già in me, con la malinconia.


The Fallen, "Il mio colore è il grigio"


1994

domenica 21 settembre 2008

Parole di una vecchia lettera

Le tue parole schiudono ricordi:
dici dell’oro della catenina
e di certi riflessi nei miei occhi;
io rivedo le tue mani leggere,
il gesto bianco dell’abbandonarsi.

Volevi le poesie: adesso le hai avute,
ma il prezzo che ho pagato è troppo alto,
è un coltello confitto nelle carni
dove l’amore vive, cuore o mente
o - come dicono - reazione chimica.

Volevi diventare la regina
di questo regno stopposo di poeta:
ebbene, vi hai regnato, regni ancora
in una incontrastata dittatura
che uccide a sangue freddo oppositori.

Ed io ammiro l’omino con le borse
della spesa parato innanzi ai carri
cinesi, ma non ho identica forza.
Continuo a farmi massacrare, Tantalo
del tuo amore, Fenice che rinasce
da un insistito rogo di illusioni.


Fotografia © Liligraphie/Freepik


2002

sabato 20 settembre 2008

La gomena

Le tue parole sono frecce acute
- non mi lasci dormire, scivolare
nelle paludi del mio disincanto.

Il tempo è l’acqua, il tempo è l’orizzonte
dove una nave appare e s’ingrandisce.

Ed io che non guardo più gli orologi
mi aggrappo al canapo, rimango a galla
in questo torbido braccio di mare.

E tu reggi la gomena, dal molo.


Vladimir Kush, "Arrivo della nave a fiori"


2005

venerdì 19 settembre 2008

Il male oscuro

“Era il male oscuro”.
  CARLO EMILIO GADDA, La cognizione del dolore
La Sicilia risplende nella sera
di fanali infilati come perle
il male oscuro s’è sopito, spento
no, non potrà mai sparire nel nulla
ma lontano dai picchi dello Sciliar
lontano dalle fisime credute
per quanto ritenute non fondate
il mondo ha ritrovato l’equilibrio
lontano dalle capsule che calmano
il dolore e il terrore senza mai
eliminarlo e neppure intaccarlo
lontano soprattutto dagli uomini
che sanno fare così tanto male
lontano guardando il sogno si vive.


[dopo la rilettura del romanzo
“Il male oscuro” di Giuseppe Berto]


Edward Munch, "Malinconia"


1993

giovedì 18 settembre 2008

La donna e il soldato

"Un chevalier va dans la plaine
la jeune fille pense à lui.”

GUILLAUME APOLLINAIRE

LA DONNA

“Io l’ho pensato a ogni cambio di luna
quel volto ovale, sincera e curiosa,
come se quelle sue frasi d’amore
conoscessero una saggezza sacra.
Basta un minuscolo balzo del cuore
per perdersi nella malinconia.”

IL SOLDATO

“Donna, terribile è sempre la guerra,
diffonde nel mondo l’Apocalisse.
I suoi tratti femminei si confondono
alla luce possente dei mortai.
L’odore acre del sangue mi reclama:
le parole d’amore le ho scordate.”


Alfred Eisenstaedt, "Kissing the war goodbye"


2002

mercoledì 17 settembre 2008

Tarda estate

"Rosso ruggine e grigio cenerino."
ANTONIO MACHADO, Soledades, LVI
Canta alla tarda estate la cicala,
ignara delle nubi che si addensano
su montagne e colline come gala
nefasta di medusa. Si condensano

le nebbie mattutine sopra i fiumi,
sopra i laghi di questa dolce Brianza:
eccoli lì sopra i colli, tra i fumi
levati dalle stoppie, quasi danzano

nel vento che soffia fresco e cattivo,
fusi con il sentore della pioggia
reclusa negli oscuri nembi. Tace

adesso la cicala e un merlo schivo
sul melo vigila il cielo di brace
dal ramo infido dove il nido poggia.


Darko Topalski, "Alba sul fiume"


1999

martedì 16 settembre 2008

Pagliaccio timido

Inventavo parole per vedere
il tuo sorriso: facevo il buffone
ma non ero che un pagliaccio timido
- il mio coraggio era stare con te
ed incendiare il mare come un gioco
di prestigio nell'alba solitaria.
A quell'ora dormivi nel tuo letto
con la camicia da notte ed i segni
del lenzuolo sulle gambe abbronzate.
Sollevavo in alto le mani e il sole
usciva dall'acqua al mio comando:
era per te, per te, amore mio.


Danhui Nai, "Surfside"


2007