sabato 9 agosto 2008

Refugium peccatoris

Refugium peccatoris la tua bocca,
l'anello alla falange della luna
- alla ragazza che ti chiese lumi
dicesti che non era puro segno.

Ride ancora il pagliaccio di Murano
acquistato con altra paccottiglia:
credo conosca il tuo segreto e forse
serba negli occhi la tua nudità.

Sulla scacchiera tu muovi i pedoni,
io sono quello fermo in H2
a reggere i confini dell'impero.
Il tuo nome è tatuato sul mio cuore.
 
 

James Coates, "Gioco di scacchi"


2008

venerdì 8 agosto 2008

Dalla battaglia che chiamano amore

“I rapporti fra gli uomini e le donne son come
  il commercio degli europei in India: un
  commercio guerriero.”
  NICOLAS DE CHAMFORT, Massime e pensieri

Dalla battaglia che chiamano amore,
dal lungo logorarsi di parole,
da sguardi arroventati di passione
eccoti giungere al gorgo dei giorni.

Addomestichi il futile volere
e con dolcezza fai tacere il bimbo
che abita in me, gli neghi il palloncino
- altri vagano nel cielo, sfuggiti…


Kendra Baird, "Palloncini in fuga"


2007

giovedì 7 agosto 2008

La voce del mare

Ho risognato la voce del mare
- luminoso nell’alba risplendeva
come pietre micacee sotto il sole.

Quella sua voce chiara di conchiglia
mi parlava di te, delle tue bianche
carni che qualche volta gli concedi.

Al mio risveglio ogni cosa taceva,
il tuo ricordo svaniva nel giorno
come il profumo di una rosa tea.



Fotografia © Aneta Ivanova


2007

mercoledì 6 agosto 2008

Mercurocromo

Allontana il passato, tu mi dici,
ma le sue furie temi, le buriane.
Io vedo solo quelle sue premure,
le piccole certezze infilzate
come cippi miliari su una strada.

Non cedo, non mi abbandono: resisto.
Non è vero che sia venuto a patti:
ho solamente agevolato il passo
come una volta si correva incontro
alla parvenza ardua di un’occasione.

Ed ogni volta che sull’illusione
mi sono sbucciato i ginocchi, ho messo
un velo rosso di mercurocromo
ed ho ripreso a correre più forte.


Fotografia © Behance


2008

martedì 5 agosto 2008

Agosto

Agosto sa già d’uva e di parole
soffiate sotto il cielo del bersò.
Le mani che ramazzano le briciole
sono le stesse che scacciano mosche
e indicano laggiù i monti velati.

I pesci rossi sguazzano nell’acqua
della fontana: anch’essi all’estate
chiedono aria, con le code frustano
lo specchio che frantuma l’oleandro.
Sulla tovaglia a fiori di cerata
languono le pesche, le prugne rosse.

E mettiamo in fila queste ore lente
con i semi dell’anguria nel piatto.


Pierre Bonnard, "Tavola apparecchiata in giardino"


2008

lunedì 4 agosto 2008

L'amore e l'amicizia

Suona la musica di quell’estate
e il tempo si è ristretto, come elastico.
L’amore e l’amicizia si combattono
- discutevamo allora - o coesistono?

Ma adesso che l’amore e l’amicizia
si sono sciolti nei gorghi degli anni
solo quelle parole ci rimangono
come la polvere su uno scaffale.


Edward Henry Potthast, "Confidenze"


2005

domenica 3 agosto 2008

Quello che sai, quello che ricordi

Quello che sai, quello che tu ricordi
è al confine dei sogni e dell’oblio,
oltre le linee nemiche del tempo.
E volti la clessidra con la mano,
guardi cadere sabbia ed illusioni.

Quello che hai, quello che tu credevi,
sono desideri mai realizzati
E conti i tuoi cassetti e li riordini:
sono pieni di fiori appassiti.

Quello che dici, quello che pensavi,
e le parole scritte che ti sembrano
diverse, non le riconosci quasi.


Descott Evans, "Lasciate un messaggio"


1993