giovedì 16 giugno 2016

Orlando 12.6.2016

Fa molto freddo ora su questa stella
che continuiamo a chiamare Terra.
L’amore è sempre amore, l’odio è odio
ma soltanto il primo germoglierà
- nessun nirvana invece accoglierà
l’assassino: inferno la sua vita,
deserto arido e infuocato il suo nulla,
nuda finestra su un mondo di tenebre.

 

Orlando

IMMAGINE DA TWITTER

 

2016

mercoledì 15 giugno 2016

Se mi capacito del tempo

Se mi capacito del tempo, è quando
mi sembra di riuscire quasi a coglierne
un brandello, di potere strappare
un istante, un granello di passato.

Ma i suoi colori subito mi sfuggono
- quelle risate, voci in sottofondo
svaniscono, disperse nel continuo
scorrere che di ieri lascia ombre.

 

Ombre

FOTOGRAFIA © 500PX

 

2016

martedì 14 giugno 2016

Mi ordinò di vedere e di sentire

Un giorno di cui neppure ricordo
il nome lei, come in una poesia
di Paul Éluard, «mi ordinò di vedere
e di sentire» - nacqui in quel momento,
cieco d’amore che un miracoloso
evento guida fin verso la luce.
E cammino leggero insieme a lei,
che fa e disfà il gomitolo del sole.

 

Long time gone

JACK VETTRIANO, “LONG TIME GONE”

 

2016

lunedì 13 giugno 2016

Poesie di vent’anni fa

Ieri pomeriggio ho inseguito il tempo
perduto rileggendo le poesie
che scrissi vent’anni fa - la medesima
operazione di chi sfoglia le foto
in un album ormai dimenticato.
Erano dei quadrifogli seccati
tra le pagine di un libro, violette
colte e poi abbandonate tra due fogli.
Erano giorni, erano la mia vita.

 

Crochet

FOTOGRAFIA © LET MY INSPIRATION FLOW

 

2016

domenica 12 giugno 2016

Voce all’estate

Vuoi dare voce all’estate - le piogge
si dissolveranno, abbandoneranno
il verde dei carpini alla calura
intollerabile dell’afa. Allora
sognerai le vele bianche in Adriatico,
la luce della sera che sorprende
i bagnanti con riflessi d’arancia.
E inseguirai la lama della brezza
indovinando gli odori del lago.

 

Sailing

IMMAGINE © DESKTOP NEXUS

 

2016

sabato 11 giugno 2016

Ex amore

a P.

Di quello che un giorno fu amore cosa
resta? Ti guardo camminare verso
me con il vestito nero scollato
e la borsa sulla spalla sinistra.
Lo sguardo è ancora quello volitivo,
le rughe, quelle ci segnano entrambi
come esibite medaglie al valore.
E prima ancora che ti sieda al tavolo
di questo bar di un'ignota città,
ho la triste risposta: indifferenza.

 

Osborn

JACQUELINE OSBORN, “TABLE IN THE CORNER”

 

2016

venerdì 10 giugno 2016

Cartolina II

Ti mando saluti e tutti i miei baci
con questa cartolina senza immagine
- il panorama metticelo tu:
colline verdeggianti nel mattino,
città turrite rosse di mattoni
o ancora il mare calmo dell’estate
con la sabbia e una conchiglia bianca.
Voltala e ci troverai il mio amore.

 

Cartolina

IMMAGINE © VETTORIALI

 

2016