macchina ne calcolava i secondi,
non li rubava alla nostra innocenza,
nessuna rete impigliava i minuti.
Andavamo tranquilli lungo il giorno
inseguendo farfalle nel giardino
o leggevamo all'ombra del castagno.
E ci sembrava di vivere, almeno.
DIPINTO DI GIULIANO TAMBURINI
2019
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