L’estate è un piatto pieno di albicocche
che mangi ascoltando il gracidare
rauco delle gazze - presto il crepuscolo
immergerà il giardino nella tazza
del buio e si accenderanno laggiù
le file di luci sulle colline.
È di questi momenti di indolenza
che è fatta la felicità: un gusto
di lago percepito nella brezza
e l’ozio di una sera che già scende.
JOHAN DE FRE, “APRICOTS IN A FRAGILE GLASS”
2016
4 commenti:
Stupenda veramente,ma dove troverarai tutta quest'ispirazione?
Sai che me lo domando anch'io? È che scrivo ormai da tantissimi anni e mi viene automatico ormai tradurre in poesia pensieri ed emozioni
Questa è davvero una bella poesia,fresca,si sente dentro tutto il sapore dell'estate...
...e tutto è nato da un piatto di albicocche sulla tavola del terrazzo
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