Il primo velo rosato dell’alba
sorprende il borbottio delle galline
- al di sopra si è aperto il grigio perla
di un cielo incerto tra il nulla e la neve.
L’anno finisce così, luminoso
fermento del giorno, pastello a cera
passato dalla mano di un bambino
sulla silhouette delle vecchie case.
2014
L’anno si sgretola come la neve
caduta ieri a fare del giardino
un presepe – il mattino la ritrova
dispersa come ovatta sopra i tetti.
È il momento dei conti, questa volta
ti trovi almeno in pareggio se quello
che manca l’hai compensato comunque,
se la gassa d’amore è ancora stretta.
2014
C’è una luce di vetro stamattina
a battere sui rami dell’inverno,
a tingere di un illusorio verde
le mani ossute tese verso il cielo.
È una magia di nuvole dipinte
dal Veronese su colline scure
- la poesia rilegge il paesaggio
come pagina di storia dell’arte.
2014
Forse nevicherà, forse soltanto
dal cielo bianco pioveranno sogni
come coriandoli di Capodanno.
Adesso voglio solamente stringerti
a me, tenerti sul petto e sentire
il soffio caldo della tua presenza.
Ardono stelle invece e mezza luna
recide i fili della sera - tu
sei lontana, io un’ombra dentro il buio.
2014
Passano gli anni e tu li metti in fila,
Pasqua agosto Natale e Capodanno.
Passano i giorni dall’alba al tramonto
e li senti sfuggire come sabbia.
Passa anche lei che ti sorride e scrive
cuori trafitti sul vetro appannato.
Passi anche tu, passa il mondo là fuori.
Ma ricorda che vivi nel presente.
2014
Mattina di Natale, 2014
Le ballerine del mattino volano
bianche e nere sopra un altro Natale
- di ramo in ramo sfrecciano veloci
come illusioni o occasioni perdute.
Avranno un nido anche loro da qualche
parte, costruito tra il cielo e il canneto
che spiuma al vento bianchi filamenti
Riempiono il cuore di felicità.
2014
Natale verde ramo di agrifoglio,
candele bianche a illuminare il tavolo.
Natale la speranza del presepio,
l’umile stalla dove nasce un re.
Natale rossi nastri e palloncini
e luci colorate lungo l’albero.
Natale il vischio appeso sulla porta
e il tuo bacio sa di felicità.
2014
La piazza si è vestita per Natale
con le sue stelle finte come neve
nei presepi - adesso la pioviggine
scende a inzuppare il porfido consunto,
a lucidare le strade del centro,
ma resta quell’atmosfera dorata
di festa, a ritmo con lo scampanio
che taglia come lama l’aria umida.
2014
La luce e l’ombra nella nebbia lottano
- antichi gladiatori o appassionati
amanti in soffice letto di piume?
E sul tuo cappellino blu di lana
scintillano minuscoli diamanti,
un diadema di goccioline d’acqua.
Andiamo come delle anime perse
cercando i nostri passi nella via.
2014
Tu rosea ultima luce del solstizio,
tu roseo cielo sii a noi propizio
in questo anno che volge ormai alla fine
grondando stelle finte e nuove idee.
Tu carnato crepuscolo tu rosso
baluginare di fiamme a ponente,
accendi con la tua dolce poesia
gli ignoti giorni del nostro domani.
2014
Dicembre stempera il giorno nel cesto
ghiacciato dei campi - uno sfrigolio
di nuvole sale dalla fucina,
un colore di ferro arroventato
ha bruciato gli alberi della costa,
scheletri neri contro il cielo. Cade
una magia di luce a raccontare
la poesia dolce di un nuovo tramonto.
2014
Campane scuotono il cielo al crepuscolo,
mescolano i colori della sera
adesso che i lumi ardono alle porte
e i davanzali brillano di stelle.
C’è aria di Natale nella via
a intenerire gli Scrooge del nuovo
millennio - manca soltanto la neve
ad imbiancare il manto delle strade.
2014
“Bring me the sunset in a cup”.
EMILY DICKINSON
Leggo Emily e mi bevo il tramonto
insieme a lei stasera - un tè versato
nella tazza sbreccata della valle.
Ne abbiamo di cose da dirci, noi
- dobbiamo parlare del pettirosso,
dell’ape nel giardino, della nostra
parte di notte, del fiore celato.
E intanto dietro la finestra l’estasi
del giorno brucia quel suo breve istante.
2014
La luna del mattino splende ancora
un poco fuori luogo nell’azzurro
cielo dell’occidente - consumata
appena come un piattello di ghiaccio.
È un’attrice sul viale del tramonto
che si ostina a calcare vecchie scene.
È l’amante che non vuole mai credere
alla fine di una storia d’amore.
2014
Le nuvole dorate del mattino
galleggiano sui monti a settentrione,
meduse iridescenti nell’oceano
perlaceo che attende il carro del sole.
Nella notte è caduta sopra i colli
la prima neve dell’inverno, qui
ha la forma di un’aria di cristallo
appesa al cielo come luminaria.
2014
E se ho fatto cantare il tuo ricordo
non è stato per solitudine né
per nostalgia - ti ho avuta così, come
attrice sulla scena, ed era un sogno
che non aveva mai fine, splendeva
di te il palcoscenico della sera
e delimitava le ombre, assegnava
nomi alle cose - il tuo era l’amore.
2014
Tu dimori nel sogno e sei nel cuore,
sei al centro della scena ogni momento
- anche quando il ricordo prende vie
diverse e ne percorre i labirinti
resti lì nel tuo angolo a guardare,
commenti e guidi, dirigi l’orchestra
della mente perché in fondo lo sai
che ogni pensiero è dedicato a te.
2014
I tuoi alberi di Natale, i fiori
ricamati sul vetro come brina,
le tue mani che conoscono i sogni
e sanno rovesciarli come guanti.
Le tue risate che riempiono l’aria
fanno salpare vele nel mattino,
le tue parole che uniscono sponde
come dei ponti fatti di cristallo.
I tuoi sguardi che disegnano vite
architettando geometrie di giorni,
il tuo amore che asseconda il pensiero
e adesso è tutto qui tra le mie dita.
2014
Ripensavi alle occasioni perdute,
sgusciate via come serpi lasciando
sul sentiero una muta di rimpianto.
Ripensavi alle scelte non compiute,
a quelle donne lasciate sfuggire
nel vento senza neppure reagire.
Ma la vita si costruisce così,
bivio per bivio, dietro di noi resta
un labirinto di strade non prese.
2014
Così, adesso che l’alba sveglia i nidi
e trafigge le rose nel giardino
e il sole ridipinge serpentine
sul mare candido delle lenzuola,
tu sei il paesaggio, tu sei quella spiaggia
da cui salpo e a cui ogni volta ritorno,
tu sei l’unica strada che percorro,
la rotta del mattino e della sera.
2014
Io sono un sognatore, un utopista,
io sono un inguaribile romantico,
sono un poeta e perciò visionario
come da definizione aforistica.
Ma ricordate: ama solo chi sogna,
ama chi sa immaginare il futuro
e vivere comunque del momento.
I visionari costruiscono il mondo.
2014
E le tue labbra sono vele rosse
che navigano leggere gli oceani
dei miei sogni - bandiere che drappeggiano
il vento bruciante della passione,
il frutto morbido e saporito
che distilla l’elisir della vita,
la cetra sulla quale fai suonare
la canzone dolcissima dei baci.
2014
Tu che di questa forma vivi e ridi
e argini con i tuoi scogli nudi
le mie ondate, trascini nel tuo gorgo
i miei pensieri a perdere - può darsi
sia tu la donna del sogno, Beatrice
di questo Paradiso personale
a guidarmi nei meandri dell’anima,
certamente sei tu e plasmi l’amore.
2014
Rileggo il tempo sulle carte nautiche
delle mie poesie - il capitano copia
se stesso sul nuovo diario di bordo.
Eccole lì le secche e i naufragi,
i giorni di bonaccia e di tempesta,
le isole scoperte nell’oceano,
i porti visitati lungo il viaggio.
«Come si cambia» pensa il capitano
assorto, «come ci cambia il tempo».
2014
Già sta sorgendo il sole dietro un quadro
di Morlotti e la collina dell’Adda
si leva dalle coltri con un filo
di foschia tra gli alberi spettinati.
Il piccolo paese si risveglia
con l’odore del pane dentro il naso
e le luci dei negozi disciolte
nella piazza che si veste d’inverno.
2014
Ieri sera una luce d’orchidea
cadeva dal cielo triste d’inverno.
Spandeva il suo desiderio d’amore
sulle colline, sui monti lontani.
Io ti ho pensata così forte che
l’avrai sentito anche tu - un tintinnare
di campane a vento mentre il tramonto
arrossava i vetri della città.
2014
La ragazza belga che si portò
a casa il mio souvenir d’Italie
tanti anni dopo condurrà i suoi passi
dimentica di me tra cattedrali
dove hanno il nido le cicogne nere.
Non ricorderà neppure il mio nome,
figurarsi i baci dati in Riviera
con l’innocenza della gioventù.
2014
Ti svegli con il tessuto dei sogni
impresso sulla pelle, sugli occhi
- un’orma lieve, un vestito leggero
che ti accompagna ancora un po’ nel giorno.
Come falene svolazzano attorno
le immagini che non sono bruciate
alla fiamma del lume della notte -
bianchi vampiri, alla luce svaniscono.
2014
Scatta la fotografia nel momento
- mi vedrai qui seduto nell’attesa
mentre fuori un anomalo dicembre
disfiora con le sue dita di pioggia
le ultime rose gialle del giardino.
Ho in una mano la penna e sul foglio
qualche verso azzurro di nostalgia
- se allunghi lo sguardo, riesci anche a leggerli.
2014
“L'absence est à l'amour, ce qu'est au feu
le vent; il éteint le petit, il allume le grand.
ROGER DE BUSSY-RABUTIN
Così la sera quando più mi manchi
e penso alla tua lontananza, forse
ti amo di più – deve essere vera
la massima di Bussy-Rabutin
sul vento che spegne i fuochi. Lo vedi,
il nostro amore non è un falò estivo,
ma un grande rogo che divampa al buio
e illumina di sé le nostre vite.
2014
“Hemos perdido aún este crepúsculo”.
PABLO NERUDA
E così mi sono perso il tramonto
stasera, chiuso in una vasta sala
dalle luci neutre - fuori avvampava
un fuoco di nuvole sfilacciate,
le colline lente si addormentavano
mentre sfumava in brace l’arancione.
E così ci siamo persi anche questo
tramonto, questo ennesimo crepuscolo
dolce, come gli amanti di Neruda.
2014
