lunedì 14 settembre 2009

La pelle del serpente

La pelle del serpente tra le dita,
il ragazzo cura le sue ferite.
Se si potesse mutare anche il cuore,
penso, ritornare nuovi e puliti
come l'orbetto uscito dalla tana...

Il nostro cuore muta di continuo,
lo fa ad ogni stagione, ad ogni amore:
la sua pelle lasciata sono i giorni,
sono i ricordi - la differenza
è che non la abbandona dentro un prato.

 

Auguate Rodin, “Eva e il serpente”

 

2008

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