giovedì 11 novembre 2010

Noiosa solitudine

Noiosa solitudine, accompagni
anche oggi questo mio grigio novembre.
Ti metti lì in un angolo e non parli,
guardi la pioggia cadere sui tigli,
lucidare le grandi foglie gialle.
Siedi altera nel cuore della stanza
tra le strelitzie e il termosifone
e aspetti con me lei che non verrà.

 

Vilhelm Hammershoi, “Donna in un interno”, 1901

 

2010

mercoledì 10 novembre 2010

Scirocco

Nell'aria odore di scirocco: qui
sa di pioggia e parole riversate
negli anfiteatri caldi di caffè,
sa di fumo di legna, dei bidoni
alti e anneriti dei caldarrostai.

Ti porterò lì e condividerò
con te l'ombrello e il sacco delle bucce,
ti donerò il mio cuore nella pioggia:
tu non considerarlo alla stregua
delle foglie cadute sull'asfalto.


Fotografia © Donato Buccella


2010

martedì 9 novembre 2010

Betsabea

Hai danzato per me sotto la luna
e la bellezza sfolgorava al ritmo
dei tamburi, dei cembali, del vento,
balenava nel buio come insegne
argentate di sconfinati eserciti.
Eri la mia Betsabea e io ero Davide
ammaliato dalla tua nudità,
mi perdevo nella luce e nel suono.

 

Immagine © Deviant Art

 

2010

lunedì 8 novembre 2010

Ultimi fuochi

Espero si è levata sopra il noce,
la sera ancora arde gli ultimi fuochi
dove la neve del giorno si è sciolta
lasciando nudi i fianchi alle montagne.

E nello stesso modo, in qualche parte
di me, nelle regioni della mente
o più probabilmente presso il cuore,
mi bruci dentro scoprendo le stoppie
consumate della nostra passione.

 

Pam Carter, “Bass Rock”

 

2010

domenica 7 novembre 2010

Un tè con Gozzano

“Un'ora fraterna e un the raro”.
GUIDO GOZZANO, «Non radice, sed vertice...»

Bevo del tè importato da Sri Lanka,
socchiudo gli occhi e un mondo letterario
prorompe da quel gusto amaro e forte.

Gozzano mi guida sull'Adam's Peak,
tra palme verdeggianti mi presenta
l'amazzone americana che esplora
un poco il mondo prima di sposarsi.

Ed ecco che adesso Guido Gozzano
sono io: dove sei tu sola che
- forse - potrei amare d'amore?


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Gozzano in India © Noveporte



2010

sabato 6 novembre 2010

La cinciallegra

La cinciallegra che ti piace tanto
intreccia voli sopra i melograni
sfidando quella luna mattutina
appesa in cielo come un frutto acerbo.

Adesso sembra che danzi per te
mostrando il bianco e nero della coda,
giallo batuffolo nell'aria fredda.
Non sa che sei lontana, che mi manchi:
le lascerò del pane tra le pietre.


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Fotografia © Zefiryn Pagowski


2010

venerdì 5 novembre 2010

Un fuoco

Tu che dal caso e da una sera sei
giunta con il profumo di magnolie
e un sorriso di luna negli occhi,

tu che dal nulla, da una lontananza
inscritta in un pomeriggio incolore
sei venuta con i piccoli passi,

sappi che mi consumi come un fuoco
ardendo questo mio cuore smarrito.


Immagine © The heart of Henna

2010

giovedì 4 novembre 2010

Ma è il mare

Da questa stanza la vista è spaziosa:
le foglie dei tigli si fanno gialle,
i pioppi nella pioggia grigia ondeggiano,
le gocce cadono sull'araucaria.

Ma è il mare che io vedo, che io sento
con la memoria, con l'occhio interiore:
nella sua libertà mi lascio andare
galleggiando in un tempo senza tempo.


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Fotografia © Alaska in pictures


2010

mercoledì 3 novembre 2010

Luna sulle dune

Affacciata al balcone questa luna
impudica si mostra sulle dune
- o è memoria il suo lento risalire,
ricordo di una notte senza cuore,
lasciato a sanguinare sulla sabbia?

Adesso sono languide colline
e le luci della cementeria,
nessuna musica suona nell'aria,
soltanto quell'acuto pungiglione
rinnova il suo dolore, cara luna.


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Fotografia © Saracino


2010

martedì 2 novembre 2010

Due novembre

Piovono foglie nella pioggia triste
dei Morti, sul tappeto giallo vado
contemplando quei cuori che si staccano
dal ramo, planano qualche secondo
e con una leggerezza infinita
si posano. Ce ne sono migliaia
nel lungo viale delle Rimembranze.

Così è la nostra sorte, foglie perse
nel breve volo della vita, còlte
nell'attimo in cui volano nel vento.

 

Fotografia © Jude

 

2009

lunedì 1 novembre 2010

Giardini d’autunno

Nell'istante preciso in cui si spengono
i globi luminosi dei lampioni
il mattino divampa nella strada
con il suo cielo di perla e vanadio.

E scopro l'ombra dorata dei tigli,
il rosso manierista degli aceri,
il viola cupo delle Cornus Florida
camminando nei giardini d'autunno
stupito come in sale di museo.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

domenica 31 ottobre 2010

Il desiderio

È il desiderio che ricordo, vivida
fiamma che più mi consumava e più
mi alimentava, voce che mi chiamava
dall'interno del cuore, da remote
regioni inesplorate dentro l'anima.

Il compimento, quello fu soltanto
un atto umano, un attimo nel tempo
presto dimenticato nello scorrere.

 

Salvador Dalì, “Mi esposa desnuda”

 

2010

sabato 30 ottobre 2010

Amore o ombra?

Amore o ombra? Le parole tacciono.
Affiorano talvolta dalle lettere
dimenticate oramai, legate
con un nastrino rosso - asterischi
tra le righe punteggiano il passato.

È l'ombra dell'amore che rimane,
il cono senza luce che nasconde
quello che contiene per rivelare
lo splendore di ciò che resta fuori.

Amore o ombra? So che ti ho perduta
perché non sono riuscito a distinguere.

 

Fotografia © Secret Unique

 

2008

venerdì 29 ottobre 2010

Il volto segreto della poesia

Non passerò da lì senza scoprire
il volto segreto della poesia.

Per quanto la sua voce sia sommessa,
la coglierò nel buio del pensiero.

Anche se la neve la coprirà
come ovatta, saprò scorgerne il passo.

E svelerò il suo fiore, lo darò
alla luce del giorno perché lo mostri.

Non c'è bisogno di gridare al vento:
la parola è udita anche se tace.

 

Fotografia © Stagniweb

 

2008

giovedì 28 ottobre 2010

Dove comincia l’anima

Dove comincia l'anima? Dov'è
la sua porta d'ingresso? Tu lo sai?
Si cela sotto vestiti e merletti
o si apre nel paradiso di un bacio?
È un gesto delle mani a cui si giunge
per strade impervie e una lunga Odissea?
No, il suo confine è bene in vista sempre:
è nello sguardo che comincia l'anima.

 

Vincent Abbey, “Pale face”

 

2010

mercoledì 27 ottobre 2010

Il tempo si è fermato allora

Forse il tempo si è fermato allora
- un fermo immagine, un lento replay
che ripropone quelle poche scene:
la luce scarna e le nuvole scure,
la bandiera svettante sul pennone,
il mare che si andava ingrossando
sotto le assi consunte del pontile.

Forse il tempo si è fermato allora,
qualche secondo prima che il ragazzo
ponesse il braccio sul tuo fianco e tu
ti stringessi a lui con tanta dolcezza.
Qualche momento prima che le labbra
si sfiorassero e perdessero nel bacio
che unì le vostre bocche e mi ferì.

Certo il tempo si è fermato allora
perché io non ricordo se poi piovve,
se tuoni e lampi squassarono il cielo,
se i windsurf ritornarono alla spiaggia.
Perché io non ricordo se rimasi,
se finsi di non aver veduto,
se invece me ne andai via solitario.

Così il tempo si è fermato allora
e il mio amore si è cristallizzato,
si è stretto intorno a un grumo di secondi,
fossilizzato a quell'età, a quel giorno.
E tutto il tempo che è venuto dopo
non è stato, non è servito a niente
perché al mio fianco, qui, non c'eri tu.

 

Fotografia © Mayda Mason

 

2008

martedì 26 ottobre 2010

A dirsi cuore dentro il cuore

La meraviglia - tacila - è del cuore
rinchiuso a dirsi cuore dentro il cuore.

ALFONSO GATTO
Racchiuso in me dentro questo mio riccio
di castagna, serpente che si morde
la coda e tiene in circolo il ricordo,
geloso di queste mie sensazioni
assaporo il tuo miele - tutto mio.
Come chi si crogiola nel tepore
del letto un freddo mattino d'inverno
e dice “ancora un poco, ancora un poco”.


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2010

lunedì 25 ottobre 2010

Pioggia di ottobre

Il cielo ora è riverso sulle tegole,
la pioggia scorre negli incavi bui,
porta l'autunno stretto per la mano,
gli indica le fiammate rossastre
nei giardini, le foglie nei prati.

L'armonia che suona è una monotona
cantilena che invita a un nuovo sonno.
Chissà dove sarà mai la cicala...

 

John Atkinson Grimshaw, “An October afterglow”

 

2010

domenica 24 ottobre 2010

La donna

La donna nasce dal sole dell'alba,
nuova Afrodite, magnifica Venere
dai biondissimi capelli di nuvola.

La donna è il sole che porta la vita
su questo panorama di palazzi
e torri che si affacciano sul mare,
di barche addormentate nelle darsene.

E tutti noi, tutti, siamo la donna.

 

 

Salvador Dalí, “La mano di Dalí”

 

2010

sabato 23 ottobre 2010

Viali del mattino

Infilo i grigi viali del mattino
studiando i segni gialli sulle piante.
La pioggia d'oro degli abeti stesa
sullo straccio umido dell'asfalto
è traccia di questo autunno silente.

Accendo i miei sogni e coloro il mondo
guidando senza fretta. Ci sarà
tempo per pensare al gelo d'inverno.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

venerdì 22 ottobre 2010

Cielo di Ponente

Lo stupore del cielo di Ponente
sopra automobili che vanno via
veloci come il vento sul tramonto
innalza fumi dritti come fusi
dove la sera si accende di rosa.

Il silenzio è dei muri delle case,
della loro fissità dentro il liquido
momento che galleggia sopra i colli.


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Fotografia © Artful Images



2010

giovedì 21 ottobre 2010

Ponti

Ci sono ponti tra noi, tanti ponti:
quelli che scavalcano autostrade,
quelli che passano su larghi fiumi
o che sovrastano torrenti in secca
e poi lunghi viadotti chilometrici.
Ponti dalle campate di cemento,
ponti antichi con spallette di pietra,
archi di ferro che sfidano il cielo.
Sono decine, centinaia di ponti
e ognuno di essi mi collega a te...

 

Lovit, “Two solitudes”

 

2010

mercoledì 20 ottobre 2010

La voce del tempo

Una canzone di De André risuona
da qualche stanza persa nel mattino,
forse quella lassù dove dei panni
penzolano nel vuoto come tralci.

Ascolto la voce del tempo scorrere
nel suo volo di uccello silenzioso,
smarrirsi già nell'ombra dell'oblio.
Ho voglia di stringerti forte al petto,
sentirmi vivo nella tua presenza.

 

 

Silvia Baioni, “Camogli, bucato steso nei vicoli”

 

2010

martedì 19 ottobre 2010

Alba III

Gronda il cielo la bianca madreperla
della luce. Si è appena alzato il sole
da coltri ancora verdi e adesso splende
- luminoso tondo nella vetrata,
rosone gotico di cattedrale,
sfera decorativa su un pilastro.

Azzanno l'alba che odora di legna:
il vento si porta via il fumo azzurro
dei camini e la mia malinconia.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

lunedì 18 ottobre 2010

Un altro anello

Inanello poesie come catene,
lunghe catene formate di giorni,
emozioni saldate l'una all'altra,
illusioni e speranze si susseguono,
si alternano con i sogni e i ricordi,
con gli amori e i dolori, si dividono
come uccelli di passo alle stagioni.

Anche questa poesia, un altro anello...


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Fotografia © Silver Chains Wholesale


2010

domenica 17 ottobre 2010

Locusta

La locusta sorpresa dall'autunno
cerca i raggi di sole sulla porta.
E simili sono gli antichi amori
che vivono in un solitario inverno
e in quel letargo càmpano dell'ombra
sopravvissuta a stento di un ricordo.
Vola via tu, locusta, vola via
nell'ora in cui il cielo scalda ancora.


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Fotografia © DR


2010

sabato 16 ottobre 2010

Dove tu posi la borsa

a D.

Dove tu posi la borsa fiorisce
un mondo - ora è la sedia del caffè -
e le parole leggere galleggiano,
attinie nel mare del pomeriggio,
nella sua noia grigia che frantumi
già con la tua presenza qui.
E quando ridi, spalanchi universi
in cui precipito sereno e lieve
senza più il peso di tutti i miei affanni.

 

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Kathleen Ward, “Woman in café”


2010

venerdì 15 ottobre 2010

Nei dintorni dell’amore

«Se viaggio nei dintorni dell'amore
è per non ferirti, per non ferirmi»
ma le campane a festa ora smentiscono
le tue parole, fanno il controcanto
a questa tua mancanza di coraggio.

Amare è darsi, non è solo stringersi
nel proprio guscio ritirando antenne.
L'amore vero è diventare l'altro,
pensare i suoi pensieri, invece tu
rimani alla periferia di me.

 

Fotografia © Spokojnysen

 

2010

giovedì 14 ottobre 2010

Segno nel cielo

Un volo grigio di colombi taglia
il cielo ancora incerto del mattino,
dalla ferita sgorga pura luce:
la sorgente è in un punto indefinito
sulla rotondità della collina.

E penso alla vita, penso all'amore,
come l'imperatore Costantino
stregato da questo segno nel cielo.

 

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Mike White, “Dawn on red Hill 2”


2010

mercoledì 13 ottobre 2010

Sera d’oro e di rame

Già scende la sera d'oro e di rame:
sul paese ardono luminose nuvole
cesellate da questo autunno orafo.

Il pomeriggio è andato via tra canti
e bucce di castagne, si è dissolto
nell'ultimo bicchiere di Lambrusco.

Ora aspettiamo la notte per dire
alla vita in un fiato il nostro amore.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

martedì 12 ottobre 2010

Tra queste quattro mura

Tra queste quattro mura ho tutto il tempo,
ho tutto il mondo e neppure si vede.
Ho quello che fui e dove sono stato,
dove mi sono perduto e trovato.

Ho anche te, seppure del contrario
provi a convincermi continuamente.
Non è nella realtà che più si vive,
chi assicura che non è vero, mente:
forse non lo sa e truffa la sua vita.

Tra queste quattro mura ho tutto quanto.


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Fotografia © Home away


2008

lunedì 11 ottobre 2010

Alba II

Quando la luce sale dalla terra
e riaccende i colori inaugurando
i voli dei gabbiani lungo il fiume,
passa la malinconia della notte
come un grumo disciolto tra le rapide.

È l'ora in cui nascono le speranze
e il nuovo giorno è una pagina bianca
sulla quale scrivere meraviglie.

 

Fotografia © DR

 

2010

domenica 10 ottobre 2010

Piccole cose

Dal rosa delle case la dolcezza
sale a congiungere il mattino e l'oro
del sole risvegliato sui balconi.
Che vivere è patire non è vero,
non vedi che lo nega questo cielo?
Non senti la bugia del tuo teorema?
Cogli la gioia, la felicità
che si cela nelle piccole cose.

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Giovanni, “Morning greetings II”

2010

sabato 9 ottobre 2010

Giorno appena nato

Il giorno è appena nato e già dispone
le sue promesse e le sue meraviglie
come l'orefice posa gioielli
sul panno di velluto rubino.

La tua bellezza mi scivola accanto,
si perde nel chiarore delle tende.
Dopo la pioggia il sole accende il mondo
innalzando i suoi fumi nella luce.

 

Alice Dalton Brown, “Long golden day”

 

2010

venerdì 8 ottobre 2010

Cartolina a colori

Il lago è una cartolina a colori
che sdoppia il campanile e ne disperde
i riflessi nell'acqua accarezzata
dall'alito gentile della breva.

Il tempo è fermo su questa panchina
dove passano le storie e i ricordi:
li chiami e arrivano come i gabbiani
che contendono briciole ai colombi
per la gioia leggera di una bimba.


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Lecco – Fotografia © Daniele Riva


2010

giovedì 7 ottobre 2010

Impressioni di ottobre

L'acqua scintilla alla luce di ottobre,
nel cielo vola un aquilone giallo
a cogliere i colori dell'autunno.

Il fumo buono della legna sale
abbrustolendo castagne, nel vino
rosso si specchia il sole del tramonto.

Il rubino si mischia all'arancione,
la sera scende con gusto di terra.


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Fotografia © Aggeman


2009

mercoledì 6 ottobre 2010

Rimpatriata

Se il tempo fosse elastico e potessimo
avvicinare un capo sulla corda
adesso è esattamente quello che
faremmo. La giacca nera di Paolo,
gli occhiali nuovi di Pippi, il pullover
viola di Gianpietro diventerebbero
le camiciole degli Anni Settanta,
i jeans sporcati di sabbia nel campo
di calcio, i ciuffi spettinati sulle teste...

Ma siamo qui in questo giorno di festa
a rivoltare il guanto del passato
con i nostri oltre quarant'anni stesi
sulla dolcezza buona del ricordo.


Fotografia © DR


2010

martedì 5 ottobre 2010

Riflessi nel lago

L'autunno è solo un nome sulle bocche
oggi che nuvole di ovatta sciolgono
nel lago di ardesia i loro riflessi.

Sull'altra riva il verde si dispone
intorno ai Grand Hotel, disegna onde
che seguono leggere i motoscafi.

In questo specchio il cuore non sprofonda,
galleggia come quella prima foglia
appena caduta nell'acqua scura.


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Lecco - Fotografia © Daniele Riva


2010

lunedì 4 ottobre 2010

Un colpo di fucile

Un colpo di fucile riecheggia
nella campagna tra stoppie d'autunno
e nebbioline salite dai muschi.

Sono il fagiano che becca tra l'erba,
sono l'airone che sorvola rogge,
sono la lepre che corre veloce,
sono il cinghiale che raspa la terra.

Ho zampe e ali, ho becco, coda e pelo.
Non ho difesa, tu invece hai il fucile
e indossi il volto crudele degli uomini.


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Immagine © Vena del gesso


2010

domenica 3 ottobre 2010

Tre domande

Perché ogni sera resto lì a guardare
il sangue del tramonto come se
mi dovessi aspettare rivelazioni?

Perché mi perdo a guardare le nuvole
sfrangiarsi e come grossi camaleonti
mutare di colore e poi svanire
dentro l'uniformità della notte?

Perché ogni volta emergi dal ricordo?


Hans Paus, “Endless I”

2010

sabato 2 ottobre 2010

Tramonto

Tutt'intorno il cielo, in onde di nuvole
come una cupola di cattedrale.
In quelle figure cerco sentieri,
la rotta che mi guidi verso te.

Attendo che si dischiuda la strada
come la mano separò il Mar Rosso.
Io, misero puntino - l'infinito
lentamente disteso in fronte a me.

 

Hans Paus, “Evening sky I”

 

2010

venerdì 1 ottobre 2010

Tenebra o luce?

E tu sei tenebra o luce? mi chiedo
davanti a questo brandello di luna
seminascosto da nuvole grigie.

Sei il desiderio oscuro o la speranza
luminosa che si riversa in me
dallo sguardo castano dei tuoi occhi?

Resto a guardare il respiro gonfiarti
il bianco seno mentre sul mio petto
riposi. Questo è l'Eden e tu sei Eva.

 

Paul Albert Besnard, “Woman with a crescent moon”

 

2010

giovedì 30 settembre 2010

Sei il sogno che sfugge

Sei il sogno che sfugge e non riesco a cogliere
nell'aria fresca e pura del mattino:
eterea vaporosa nube informe
soffiata sul ricordo della luna.

Splende il sole e ti cerco tra le mani,
se mai restasse un lembo della tua veste
impigliato ancora nella memoria
dentro i suoi più segreti meccanismi.

 

Fotografia © Hanna L.

 

2010

mercoledì 29 settembre 2010

Tramonto di settembre

Questo tramonto è una preghiera accesa
nel cielo orizzontale di settembre,
un romanzo disteso sulla scena
occidentale tra pini e colline.

La luce tinge nuvole gassose,
le screzia come lastre d'alabastro,
ne delinea i contorni e poi li incendia.

Dove la sera è già caduta, scopre
un mantello di neve sulla Grigna.


 

imageFotografia © Daniele Riva


2010

martedì 28 settembre 2010

Cremona

Ho cavalcato i leoni del Duomo
con la luce che scendeva a svegliare
i negozi e a illuminare i souvenir.

In Piazza Stradivari risuonavano
concerti di violini e biciclette,
i merli del Palazzo Comunale
tagliavano il cielo di Lombardia.

Bevevo il mio caffè e la meraviglia.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

lunedì 27 settembre 2010

Presagio d’autunno

La pioggia scende lungo i cornicioni
e l'autunno presenta già il suo conto,
una sciarada di scarpe bagnate
e gocce luminose sugli ombrelli.

Il suo presagio irrompe in un risveglio
appesantito dal cielo più basso,
dall'urlo del vento in mezzo ai pioppeti.
Nella strada allagata ora fioriscono
le cerate arancioni di operai.

 

Fotografia © S. Carroll

 

2010

domenica 26 settembre 2010

Prima pioggia d’autunno

La prima pioggia d'autunno gorgoglia
scorrendo tra tombini e rivoletti.
Il suo biglietto da visita è tutto
in quell'ombra brunastra sulle chiome
dei tigli - eppure ieri puoi giurare
che non ci fosse...
                     Ora il cielo è di fumo
e di perla, cammini per le strade
di cellofan ospitando con te
sotto l'ombrello la malinconia.


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Immagine © Ginazart


2010

sabato 25 settembre 2010

Eppure…

Di lune piene ho vestito il ricordo
e di parole dette in una sera
di settembre - le pietre fanno meno
male, almeno non raggiungono l'anima.

All'ombra del tuo seno ascoltavo
che l'amore talvolta è guerra
e si elevano muri tra gli amanti.

Eppure se tu, se tu mi chiamassi,
ancora adesso io risponderei.


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Berit Kruger-Johnsen, “Dreams of love”


2010

venerdì 24 settembre 2010

In sospensione dentro scialbi cieli

I fantasmi del vento sono voci
portate come foglie già cadute.
La tortora che si infila nel verde
dove un cavo del telefono cuce
il cielo al rosa antico delle case
non se ne cura e segue la corrente.

Dovrei ascoltare i suoi saggi consigli,
lasciarmi scivolare nella vita
con la leggerezza della sua ombra.


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Fotografia © Willie Lunchmeat


2010

giovedì 23 settembre 2010

Ultimo giorno d’estate

Una chitarra suona e ombre di gazze
si stampano nel sole del mattino,
una mosca risale il vetro dove
i tetti lasciano posto all'azzurro.

Ultimo giorno d'estate, dolcissimo
e malinconico, piccolo passo
verso l'oro d'autunno e le castagne.
Ma quant'è bello questo suo languore.

 

Mike Bishop, “Suburban myths 4”

 

2010