Noi isole

Noi isole nella corrente e il mare

un avamposto difeso dai leoni

di pietra del tempo - nella memoria

quelli che cavalcavo da bambino,

nel sogno quelli che sgretoleranno

sul nostro futuro, saranno soffici

nuvole che il vento disperderà

con un suo soffio sicuro e gentile.

DIPINTO DI VLADIMIR KUSH

2022

Azzurra è la memoria

Azzurra è la memoria, azzurro è il mare,

ritorna quel pontile come un fiore

sbocciato nella mattina d’estate.

Lo hai tenuto dalle parti del cuore,

dove il sole accende i suoi riflessi,

una graffetta a cucire i ricordi.

Ti dice che è solo grazie all’amore

che si possono capire le cose.

FOTOGRAFIA DA /INSTAGRAM

2022

Borodino

"I caldi raggi del sole cadevano

dal cielo a perpendicolo".

LEV TOLSTOJ, Guerra e pace

La luce scende sui campi di cavoli,

i raggi inondano le lunghe file

ordinate - così fu a Borodino

forse, così Bezuchov colse il segno

che andava cercando. Qui c'è soltanto

la nebbia del mattino che si leva

come fumo dai campi appena arati.

FOTOGRAFIA © BBC

2022

Questo oro d’autunno

Questo oro d’autunno che il mattino

accende lentamente ha la profonda

forza di un haiku, parla misterioso

all’anima, fa vibrare le corde

suonando la musica intimamente.

E quella luna che, mentre albeggia,

svanisce nel cielo rosato, come

uno yūgen, è la chiave del giorno.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Ottobre, leggendo al sole

Leggendo al sole, in questa ottobrata

che riflette l’arrivo della sera

nel vetro lucido del tavolino,

galleggio nella luce che declina,

riverso le parole nel campo

- ondeggia tra chiazze di sole e ombra.

Alla brezza pagine e foglie gialle

si piegano come giunchi sul fiume.

FOTOGRAFIA © JNM-HB/PIXABAY

2022

Ora l’Andante

È da giorni che non ascolto musica

- ora l'Andante del Concerto in La

minore di Bach riempie il silenzio

esterno, quello interno ahimè resta

e rimarrà come una casa vuota

in cui risuonano soltanto i passi.

FOTOGRAFIA © WALLPAPERCAVE

2022

Il medesimo frutto

Guardando papà morto, ritrovo

nel viso finalmente sereno

fattezze e somiglianze, espressioni.

“Lui era l’albero, tu sei il seme,

devi dare il medesimo frutto”

mi ha detto un amico sacerdote.

E da due giorni ripeto il motto

che mi rigira in testa, arrivato

chissà da dove: “Ho quello che ho dato”.

FOTOGRAFIA © ELISA BAUER

2022