martedì 24 marzo 2020

Cronache dal coronavirus #13

La finestra sul cortile
La cornacchia reale ruba le uova
delle tortore - è tempo di amori
e nidi. Da questi domiciliari
cui sono condannato da innocente
- la tua colpa è il consumo, mi diranno,
l’inquinamento - mi sento un po’ Jeff
della “Finestra sul cortile”, perso
nell’indagine di una primavera.



FOTOGRAFIA © PHILIPP TUSCHMANN


2020

lunedì 23 marzo 2020

Cronache dal coronavirus #12

Una nuova umanità
La luce è sempre quella di ogni giorno,
siamo noi ad essere diversi, presi
in questo vortice di allarmanti
notizie, di conteggi e di speranze.
E quando ne usciremo, come naufraghi
ributtati sulla spiaggia, dovremo
essere cambiati dentro, dovremo
partorire una nuova umanità.


DISEGNO DI FRANCO RIVOLLI

2020

domenica 22 marzo 2020

Cronache dal coronavirus #11

La cetra
La cetra non è appesa sopra il salice,
si impolvera in un angolo di casa
con le parole d’amore e i pensieri
di Odisseo. Adesso si spella le mani
Omero, canta tutto il suo dolore,
canta la paura e l’angoscia - altri sono eroi
con il camice, guanti e mascherine.
Vive giorno per giorno, chiuso in casa,
aspettando passi l’onda di marea.


DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

2020

sabato 21 marzo 2020

L’allocco

L’allocco lancia insistente il suo verso
nel buio - tutto è così fermo, immobile
come il topo che si cela tra i sassi.
Tutto è così tranquillo nella notte
di marzo che scende, sospesa come
una tela di ragno al ramo dove
posa il rapace. La sua voce è un grido
che incide questo effimero silenzio.


FOTOGRAFIA © MARTIN MECNAROWSKI

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venerdì 20 marzo 2020

Cronache dal coronavirus #10

Bergamo
Bergamo, la mia Bergamo, è in ginocchio,
è un grumo di dolore che se i numeri
sanno solo evocare, si riversa
invece nelle immagini più crude
- una Spoon River triste e sterminata
di necrologi, file di autocarri
militari diretti ai crematori,
bare allineate nelle chiese vuote.
Accetta il pianto di un figlio lontano,
città natale, città del mio cuore.


FOTOGRAFIA DA ANSA


2020

giovedì 19 marzo 2020

Il cielo di marzo

Muta il cielo di marzo come i vetri
di uno strabiliante caleidoscopio
- nuvole da Guardi, da Canaletto,
o simili a Golconde magrittiane,
o ancora soffici dentro un bicchiere.
È come se una lucertola azzurra
mutasse pelle con la primavera.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2020

mercoledì 18 marzo 2020

Cronache dal coronavirus #9

Le campane
Ho aperto la finestra per lasciare
entrare il suono delle campane:
nel sole di primavera, tra i fiori
bianchi del pruno e i riflessi argentati
dell’ulivo, quell’armonia festosa
è un segno di speranza in questo tempo
cupo di contagi e di quarantene,
il fiore che germoglia nel deserto.


IMMAGINE DAL WEB


2020