sabato 28 marzo 2015

Un largo volo di rondini

Adesso piove e il cielo è un telo grigio
posato sopra il primo verde nuovo
- ci manchiamo di più in questa tristezza
umida e dolce di malinconia
e neanche fossimo due ragazzini
ce lo diciamo al telefono, stanchi
d’inverno e della lontananza, pronti
a cogliere un largo volo di rondini.

 

Kerry Buck

KERRY BUCK, “SWALLOWS”

 

2015

venerdì 27 marzo 2015

Cielo di cenere e vapore

Sotto un cielo di cenere e vapore
si risveglia nervosa la città
- i miei occhiali nuovi ora distinguono
i ramoscelli più minuti, leggono
la primavera nelle gemme verdi,
dolce promessa di un’innamorata.
Come un azzurro pastore conduco
al pascolo le nuvolette bianche.

 

Vue de paris

VINCENT VAN GOGH, “VUE SUR LES TOITS DE PARIS”

 

2015

giovedì 26 marzo 2015

L’illusione II

Il sole del tramonto gioca a muoversi
lungo le vetrate - appare e scompare
come un Houdini di periferia.

L’illusione, signori, l’illusione
è quello che tutti andiamo cercando
- a volte la chiamiamo sogno, a volte
le affibbiamo vesti di speranza.

E attraversiamo la vita così,
come quel sole arancione riflesso
dai vetri del centro direzionale.

 

Daytona

FOTOGRAFIA © DAYTONA JD

 

2015

mercoledì 25 marzo 2015

Attori e spettatori

Sovrapponiamo i nostri tempi, i giorni
- li incastriamo su ruderi d’amore,
ritagliamo le parti ridondanti
da questo puzzle che ricostruiamo.

E intarsiamo i nostri corpi, siamo
attori e spettatori di noi stessi,
ci diamo appuntamenti senza tempo
mentre muta incostante il palcoscenico.

 

Elle Moss

ELLE MOSS, “ADRIFT”

 

2015

martedì 24 marzo 2015

Stati separati

Il tempo che passa vuoto di noi
indossa le vesti del sogno oppure
dei colorati stracci d’illusione?

E noi che non ci baciamo, noi che
non ci stringiamo sotto questo sole,
sotto la luna vergine di marzo,
intrecceremo stati separati
come elementi chimici - un giorno?

Riempiremo la luce senza fiato?

 

The runaways

JACK VETTRIANO, “THE RUNAWAYS”

 

2015

lunedì 23 marzo 2015

Venezia 1982

Le luci nei canali disperdevano
la città e la ricreavano ancora
rimescolando vetri colorati,
tutta Venezia era un caleidoscopio.

Il tuo ricordo dondolava lento,
era una gondola addobbata a festa,
era una maschera abbandonata.
E di te non avevo che un riflesso.


Lovett
JOHN LOVETT, “VENICE”
 
2015

domenica 22 marzo 2015

Cittadella

“Una felicità stanca di cedere
all’attrito del vento”.

ALESSANDRO PARRONCHI

Vecchie mura, lontano la pianura
a perdita d’occhio, io a cercare il mare
come sempre, a studiare l’orizzonte
in vista di una lama scintillante.

Sul belvedere ci portava via
il vento, ci scompigliava i capelli
ed eravamo felici di niente,
felici di noi nel sole di maggio.

 

Cittadella

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015